14 casi di scabbia al Frisia di Merate

Casi di scabbia al Frisia di Merate: 14 ospiti sono in isolamento e sono sottoposti ad un protocollo terapeutico. Fondamentale il cercare di evitare la diffusione della scabbia nell’RSA.

Casi di scabbia a Merate

Quattordici ospiti in isolamento e sottoposti ad un protocollo terapeutico, risalgono allo scorso lunedì i primi sintomi segnalati da alcuni anziani ospiti del Frisia di Merate, che hanno iniziato ad accusare prurito. La segnalazione al Pio Albergo Trivulzio di Milano, a cui il Frisa fa capo, è già scattata e per quella che all’inizio poteva sembrare una dermatite da contatto ora la situazione si fa più preoccupante.

Già nella stessa giornata il dermatologo  ha quindi svolto una prima valutazione grazie al sostegno fotografico dei casi, avanzando immediatamente l’ipotesi che si potesse trattare di scabbia. La scabbia è una malattia della pelle causata da un acaro che deposita le proprie uova sottopelle causando un intenso prurito. Alla notizia sono stati quindi immediatamente attivati i protocolli aziendali per le infezioni, con tanto di visite e individuazione di 12 ospiti, diventati poi 14 nella giornata di giovedì, effettivamente colpiti dalla patologia.

Tutti i pazienti si trovano in isolamento per evitare il diffondersi del problema. Al momento i vertici della struttura stanno cercando di ricostruire i contatti dei 14 pazienti colpiti dal parassita per cercare di capire come sia avvenuta la diffusione, se possa essere legata a direttamente a qualche ospite, alle visite dei familiari o alla presenza della patologia all’interno dello staff che opera nella struttura di via Don Carlo Gnocchi.

Dal Pio Albergo Trivulzio hanno però rassicurato i familiari degli ospiti sul fatto che la situazione sia ora tornata sotto controllo, grazie al tempestivo intervento dell’équipe coinvolta nella valutazione dei casi. Nel frattempo, cautelativamente e in attesa degli accertamenti necessari, è stata disposta la sospensione del direttore del Frisia Ivana Santi.