Elezioni, Maerna Fdi, dalle aziende alla politica, per il bene del territorio lecchese

Ha una importante esperienza in aziende multinazionali come amministratore delegato. Umberto Maerna, 66 anni, nato a Milano, è impegnato in politica e in particolare in Fratelli d’Italia per passione. Dirigente nazionale prima di AN ora di FDI, ho svolto anche il ruolo di amministratore locale per tre legislature di cui due in qualità’ di Assessore all’Agricoltura e Parchi della Provincia di Milano dal 1999 al 2004 e Vicepresidente e assessore alla Cultura sempre della Provincia dal 2009 al 2014. Sono stato anche vicepresidente di Amsa Milano e coordinatore del Pdl nella città di Milano dal 2008.

Da lecchese quali istanze del territorio lecchese porterà a Roma?

«Non sono lecchese, tuttavia sto girando e girerò le province del mio collegio plurinominale per ascoltare esigenze, istanze, problemi irrisolti. E siccome ho fatto per anni l’amministratore pubblico in Lombardia, se eletto cercherò di portarle in Parlamento».

Di cosa soffre maggiormente secondo lei il nostro paese e il nostro territorio?

«Sicuramente dobbiamo batterci per la costruzione della strada provinciale Lecco Bergamo, un’incompiuta da troppo tempo che da lombardi dobbiamo ottenere a beneficio di tutti i lecchesi ed i lombardi. Il turismo inoltre rappresenta inoltre un valore identitario , sociale ed economico che va rafforzato. Da anni, inoltre, è finanziata ma non ancora realizzata, la nuova caserma dei pompieri  di Lecco, progetto determinante per la sicurezza dei cittadini. 

Crede che i rappresentanti per Lecco in Parlamento siano troppo pochi?

«Si certo. La riduzione dei Parlamentari ed una pessima  legge elettorale che il mio partito non ha votato in tempi non sospetti, comportano  inevitabilmente territori poco rappresentati e collegi enormi. Un pessimo connubio. Farò del mio meglio affinché la rappresentanza del territorio lecchese aumenti a partire dal 26 settembre». 

Il suo programma in pillole

Sono orgogliosamente lombardo, come tutti i lecchesi, pertanto sì al lavoro e sostegno a chi fa impresa. Giorgia Meloni lo ha detto chiaro domenica 11 a Milano: riduzione drastica delle tasse per chi assume. Più assumi, meno paghi. Basta col fisco vessatorio che succhia sangue e denaro a chi produce. E come scritto nel programma di governo, vogliamo un’Italia presidenzialecol Capo dello Stato eletto dai cittadini assieme all’autonomia di Lombardia e Veneto, come i cittadini hanno chiesto con chiarezza col referendum del 2017.

Perchè votarla?

«Perché sono una persona seria, che fa quello che dice e dice quello che fa. Intendo la politica come servizio e sono animato da una passione civile molto forte. Sono uomo d’azienda amministratore pubblico e a unitamente ai numerosi anni di militanza credo  siano caratteristiche positive per avere l’onore di rappresentare un distretto operoso e di grande tradizione come Lecco».