Ballabio: il Cai in trasferta sui monti di Alleghe

Un entusiasmante fine settimana si è svolto nella meravigliosa cornice delle Dolomiti venete per un gruppo di dieci rappresentanti della sottosezione del CAI di Ballabio, in compagnia degli amici provenienti da Valmadrera, Calolzio ed Esino Lario. La meta principale di questa emozionante trasferta era la vetta del Monte Civetta, che si erge maestosamente a 3220 metri di altitudine, e l’accesso a questa vetta è stato possibile attraverso la “Ferrata degli Alleghesi”. Questo itinerario alpinistico è noto per la sua sfida data dalla lunghezza e dalla difficoltà esposta del percorso.

Il gruppo è partito all’alba da Ballabio e, una volta giunto nel pittoresco paese di Alleghe, ha intrapreso l’avventuroso sentiero “Ru de Porta”. Dopo circa due ore di cammino, il sentiero ha condotto il gruppo al suggestivo lago Coldai e al vicino rifugio Adolfo Sonino Al Coldai.

Dopo un breve intervallo per il pranzo, gli escursionisti hanno ripreso il cammino in direzione della cima Coldai. Questa cima, una sorta di piccolo pulpito, si erge di fronte all’imponente e maestosa parete nord-ovest del Civetta, una delle pareti più famose e importanti a livello mondiale. Su questa parete sono state compiute imprese che sono entrate nella storia dell’alpinismo, tra cui la prima ripetizione invernale della via Philipp-Flamm da parte dei “ragazzi di Valmadrera”. Quest’anno si celebra il cinquantesimo anniversario di questa impresa straordinaria.

È degno di nota che tra i partecipanti a questa straordinaria avventura del fine settimana c’era anche Giorgio Tessari, un uomo di 81 anni. Nonostante la sua età, Giorgio è uno di quei giovani straordinari che, venuto a conoscenza della trasferta, non ha esitato a unirsi al gruppo. Portando con sé due bottiglie da stappare rigorosamente sulla cima, ha contribuito a rendere l’esperienza ancora più memorabile. Non è mancata un po’ di emozione, specialmente quando ha visto un chiodo piantato lì, nel bel mezzo della bufera, mezzo secolo prima.