Brivio: festa o non festa?

I fuochi di Brivio non deludono, un po’ meno le altre iniziative, che, a detta di molti Briviesi, non sono più quelle di una volta. Inoltre più cittadini ci hanno fatto presente l’inciviltà di alcuni fruitori della sagra. I fuochi sarebbero stati infatti posticipati a causa di una rissa avvenuta nei pressi del lungofiume. Inoltre alcune panchine del centro sono state vandalizzate con della vernice rossa e la catena del cimitero divelta per fare spazio a parcheggi selvaggi. Tante le auto in divieto di sosta.

Tutti con la testa all’insù quindi ieri sera.

Tantissime le persone che hanno gremito le rive dell’Adda, sia lungo la sponda lecchese che quella bergamasca, per ammirare lo spettacolo organizzato dalla Pro Loco per la festa della Madonna dell’Addolorata. Già dal primo pomeriggio le prime persone hanno iniziato infatti a occupare la riva adagiando plaid e coperte sul lungofiume.

Apprezzatissimi i fuochi proiettati da terra con le scie luminose che hanno illuminato il cielo. Non poteva che lasciare incantati la cascata luminosa dal ponte di Brivio che ha catturato l’attenzione dei presenti per diverso tempo. A congratularsi per la bellezza dello spettacolo anche il Prefetto Sergio Pomponio, invitato dal sindaco Federico Airoldi, insieme al neo capitano della Compagnia dei Carabinieri di Merate Giovanni Casamassima, al comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Cernusco Pasquale D’Aloia, al comandante della stazione dei Carabinieri di Brivio Vincenzo Valenza e ad altre autorità, ad assistere ai fuochi dalla suggestiva terrazza del Castello.

E’ stato invece rimandato a domenica 24 settembre l’appuntamento con il palo della cuccagna. L’allerta meteo diffusa dalla Regione per la giornata di oggi, lunedì, ha fatto optare gli organizzatori per il posticipo di uno dei momenti più imperdibili del settembre briviese.

Alcuni “local” hanno “bocciato” le bancarelle di street food. E ci hanno detto: “Una volta la sagra aveva bancarelle interessanti, ora ne sono rimaste poche e si prediligono quelle di cibo e birra, ma la gente non viene in centro per mangiare o bere, soprattutto se le birre costano 7 euro e il cibo tutto sopra le 10 euro”