Ricorso contro il Lecco, Canonico: «La finale di ritorno non doveva disputarsi»

Sfida tra Foggia e Lecco

Il presidente del Foggia Nicola Canonico ha spiegato il motivo del ricorso contro il Lecco per l’ammissione in Serie B. Oltre al Perugia anche il club rossonero si è schierato contro la società bluceleste, nonostante abbia perso andata e ritorno della finale di playoff disputatesi lo scorso giugno.

Canonico contro i blucelesti

«La finalissima in terra lombarda, lo ricordiamo si è giocata lo scorso 18 giugno, vale a dire tre giorni dopo rispetto al 15, data entro cui bisognava presentare la copia del verbale delle competenti Autorità relativo alla capienza per la stagione sportiva 2023/2024 dell’impianto che si intendeva utilizzare per la disputa delle proprie gare interne ufficiali, dal quale risulta l’agibilità per la presenza di almeno 5.500 posti, suddivisi in almeno 4 settori, tutti dotati di sedute individuali, salvo deroghe concesse dalla Lega Nazionale Professionisti Serie B, previa comunicazione alla FIGC. Sappiamo tutti come è sul campo. Il Lecco ha vinto e quindi doveva adoperarsi per l’iscrizione al campionato di serie B Così il 20 giugno 2023 alle ore 16:44 il club lombardo depositò la domanda iscrizione al campionato di serie B, precisando che “stiamo attendendo nulla osta stadio Euganeo”. Nella domanda di ammissione il Presidente del Lecco 1912 dichiarava in maniera errata al punto g) di aver già depositato entro il termine del 15 giugno “copia del verbale delle competenti Autorità relativo alla capienza per la s.s.2023/2024 dell’impianto sportivo che si intendeva utilizzare per la disputa delle proprie gare interne ufficiali. a)La domanda di iscrizione presentata era a quanto pare priva della concessione d’uso dello stadio Euganeo di Padova; b) TULPS – Licenza all’esercizio attività di pubblico spettacolo; c) di un altro verbale e del nulla osta della Prefettura di Padova per deroga all’utilizzo dello stadio Euganeo. Ecco perché già dal 15 giugno si sapeva che il Lecco non aveva i requisiti logistici per disputare la cadetteria, motivo per cui la finalissima non doveva essere neanche disputata. Questo è il punto principale sul quale il Foggia andrà avanti nel suo ricorso con le unghie e con i denti»