Lecco-Feralpisalò, la conferenza di Foschi: «Non esistono partite semplici»

Mancano poche ore alla prima partita della settima giornata di Serie B, che verrà aperta dal Calcio Lecco di Luciano Foschi, impegnato al Rigamonti Ceppi alle 18.15 contro l’altra neopromossa, la Feralpisalò allenata da Stefano Vecchi.

Le parole del mister

Partita ideale per i primi tre punti? «Non c’è niente di semplice. Sarà una partita sicuramente complicata come lo sono tutte in questa categoria. Ci stiamo accorgendo, anche vedendo le altre partite che spesso il fattore campo conta poco, tante squadre perdono in casa e vincono fuori o viceversa, e tutte sono un’incognita. È da tanti anni che è così, la Serie B spesso è complicata, è difficile fare pronostici. Tutte le squadre sono pronte a battagliare per portare a casa il risultato utile e questo ci deve far pensare che si tratta di una partita come tante contro una squadra ben organizzata che sta cercando di fare del suo meglio come noi per cercare di portare a casa prestazioni e risultati. Per ciò che ho potuto vedere ha fatto delle prestazioni, a volte ha raccolto meno di quanto meritasse. Anche a loro gli episodi li stanno condannando e non mi fido delle presunte partite facili. Non siamo proprio quelli più indicati a pensare che possa esserci una partita facile, anzi, forse gli avversari pensano che giocare contro di noi sia facile. Speriamo lo pensino, perché magari se ci sottovalutano possiamo sfruttare questo tipo di atteggiamento, anche se non credo perché da quello che sto notando, anche sabato contro il Modena prima della partita ho parlato con il direttore sportivo e sapeva benissimo che squadra eravamo, che non sarebbe stata una partita facile perché sa benissimo che in questo campionato non ci sono partite facili per loro come non ce ne sono per noi»

Due filosofie di calcio differenti: «Probabilmente i numeri possono dire questo ma poi dipende dai giocatori che hai in campo, le seconde palle spesso sono legate alla reazione psicologica, il tempo di reazione nell’aggredire una palla alta o una sponda. È molto legata ai singoli. L’anno scorso avevamo quest’aspetto, perché giocando sul nostro campo spesso ci capita di dover lottare sulle seconde palle e soprattutto perché allenandoci qui magari ci abitua. Però tante partite le abbiamo perse sui duelli, ci è capitato di analizzarle e i numeri erano inferiori rispetto a quello che pensavamo. Dipende da partita a partita, la filosofia di calcio probabilmente non è così lontana, loro forse palleggiano un po’ di più, noi stiamo cercando di trovare un po’ ancora la nostra dimensione»

L’importanza della partita anche per Vecchi [a rischio esonero]: «Per me tutte le partite sono importanti. Non lo so se Vecchi rischia la panchina, cerco di stare fuori da queste cose. Anche se dovesse capitare a me cerco di escludere ciò che mi circonda e il pensiero degli altri, cerco di fare il mio lavoro e di fare la mia partita, prepararla al meglio per cercare di fare risultato, indipendentemente da quello che può succedere dopo, non lo sappiamo. Mi auguro che Vecchi, anche se dovesse andar male, possa continuare il suo lavoro ma non voglio discutere di questo. Le partite sono tutte importanti, non ce n’è una più importante o la preparo meglio se sono in bilico. I punti sono pesanti, anche quelli che abbiamo lasciato per strada. Soltanto che quelli non possiamo più recuperarli quindi dobbiamo pensare al presente immediato, la Feralpi, e il futuro prossimo»

Prima settimana con tre impegni: «Abbiamo valutato questi due giorni per cercare di capire quali giocatori stanno meglio, indipendentemente da chi ha giocato o non ha giocato. Dobbiamo sempre pensare ad una partita per volta, e mandare in campo quelli che stanno meglio e ci danno più garanzie per questa determinata partita, senza pensare alla stanchezza. Avendo cinque cambi ci può stare pensare di iniziare con qualche giocatore diverso da quello che ha iniziato»

Spada o fioretto per battere la Feralpi: «Mi sembra una fase fatta, ci vogliono tutte e due. Bisognerebbe capire cos’è il fioretto e cos’è la spada. Ci saranno dei momenti della gara in cui bisognerà giocare a calcio, palleggiare e costruire, trovare la giocata giusta e ci saranno momenti della gara in cui bisognerà lottare sulle seconde palle. Dalla Champions all’ultima categoria le partite sono queste, non si può decidere il giorno prima. Il calcio per me è sempre stato questo, nel quale i giocatori devono essere abili ad usare la tecnica e la qualità di palleggio così come la forza e lo scontro uno contro uno»

News sulla formazione: «Assente Melgrati. Novakovich è a disposizione. Indispensabile? Nessuno è indispensabile, sono tutti utili. Noi a Pordenone, ad un quarto d’ora dalla fine, eravamo 1-1 e fuori dai giochi. Provate a guardare la formazione che c’era in campo gli ultimi quindici minuti a Pordenone e ditemi quanti in Italia e nel mondo avrebbero pensato che saremmo andati in Serie B con quella formazione in campo. Non con quelli che hanno giocato titolari all’inizio ma con quelli degli ultimi quindici minuti. Per questo vi dico che sono tutti importanti ma devo dire solo grazie perché c’era Scapuzzi in campo, c’era Bunino, Ardizzone che ha fatto goal, Tordini che ha giocato poco. Oppure faccio prima a dire quelli che non c’erano. Novakovich è importantissimo, l’abbiamo preso perché è un giocatore forte, lo sappiamo, come tanti, ma la parola indispensabile nel calcio secondo me non esiste»

Condizioni di Donati ed Eusepi: «Francesco sta bene, non voglio tornare su quello che è successo [la scomparsa prematura del fratello], è una cosa che alla fine diventerà una cosa sua personale e dei suoi genitori. Per quanto riguarda Eusepi sapevamo dall’inizio che avrebbe pagato il fatto di non aver giocato per un anno e quindi i tempi di gioco, i ritmi e tante altre cose è ancora indietro. Ciò non toglie che per noi è un giocatore importante»

Le alternative a Lepore e valutazioni sulla rosa: «Boci è un giovane molto interessante e bisogna lasciargli il tempo giusto affinché possa essere pronto. Abbiamo Tenkorang che può giocare a destra e a sinistra, Giudici anche. Sono scelte ben ponderate, sapevamo di avere Giudici e Lepore che possono giocare sia a destra che a sinistra, Tenkorang anche. L’unico che può giocare sulla destra è Guglielmotti, Donati tutto sommato è un altro giocatore che, secondo me, se lo inserisci a sinistra ci sta. Più che destra o sinistra c’è da decidere se si vuole essere più o meno offensivi, che tipo di partita si vuole fare con i quinti, se vogliamo un quinto che salta l’uomo e arriva sul fondo, con una gamba importante, o se vogliamo una partita più di contenimento. Prima che si chiudesse il mercato avevamo intenzione di prendere un mancino puro, ma ci sono tanti che possono giocare lì, anche qualche difensore centrale. Siamo abbastanza coperti. Non vi so dire il potenziale perché dobbiamo capirlo anche noi, stiamo andando partita dopo partita, ma le prime tre partite ce la siamo giocata alla pari con tutte e tre, al di là dei risultati, e ciò mi fa pensare di aver costruito una squadra giusta. Siamo coperti in tutti i reparti. Lemmens? Sabato l’abbiamo lasciato fuori intenzionalmente, aveva un occhio pesto e sangue dal naso perché aveva preso una forte botta. In virtù del fatto che eravamo tanti e del fatto che giocavamo dopo tre giorni ho preferito evitare sorprese e l’abbiamo lasciato fuori. È un altro giovane molto interessante al quale bisogna dare tempo. Sono sincero, la rosa è composta da giovani forti, alcuni più scaltri che si stanno ritagliando uno spazio adesso, vedi Di Stefano o Sersanti, e altri hanno bisogno di più tempo ma sono convinto che alla lunga possano fare la stessa strada che hanno fatto Zuccon e Girelli, che all’inizio volevano mandarli via e alla fine uno gioca nel Cosenza e uno nella Sampdoria. Vuol dire che abbiamo fatto un lavoro giusto con i giovani, con i tempi giusti, senza fretta. Se cominciamo a mettere fretta ai giovani aumentano troppo le responsabilità, ci devono trascinare non affossare. E per farlo dobbiamo portarli dalla nostra, io non ho paura di farli giocare e l’ho dimostrato più volte ma sono sincero: devo essere sicuro che siano pronti e in quel momento la carta d’identità non la guardo. Se uno è forte è forte, gioca lui. Agostinelli? È arrivato in una condizione non ottimale, gli ultimi giorni di mercato, ma in allenamento stiamo cercando di fare le cose migliori dal punto di vista fisico e tecnico. Anche lui l’abbiamo preso sapendo quali sono le sue qualità e quindi sono convinto che anche lui alla lunga sarà utile perché ha qualità che possono essere sfruttate bene»

I convocati blucelesti per Lecco-Feralpisalò PORTIERI: 22 Saracco, 12 Bonadeo, 97 Cecchini – DIFENSORI: 2 Celjak, 6 Bianconi, 13 Battistini, 17 Caporale, 20 Donati, 34 Marrone, 68 Boci, 83 Lemmens – CENTROCAMPISTI: 5 Degli Innocenti, 7 Giudici, 8 Sersanti, 16 Tenkorang, 21 Crociata, 27 Ioniță, 32 Lepore, 44 Guglielmotti, 80 Agostinelli, 96 Galli – ATTACCANTI: 9 Eusepi, 11 Tordini, 18 Pinzauti, 73 Di Stefano, 77 Mangni, 90 Novakovich, 99 Buso.