Football americano, è partita la nuova stagione: la storia dei Commandos Brianza

I Commandos Brianza

È ripartita ieri, sabato 2 settembre, la nuova stagione dei Commandos Brianza, prima squadra di football americano della provincia di Lecco, con una grande novità: il campo di allenamento si sposta da Calco a Ello.

Andrea Rusconi, presidente e coach dei Commandos, ha dichiarato in esclusiva ai nostri microfoni: «Ello è diventato il nostro campo ufficiale per gli allenamenti e per tutte le partite casalinghe. Tutto è pronto per fare bene e puntare al titolo»

Viaggio nel football americano a Lecco

La nascita dei Commandos Brianza nelle parole di Rusconi: «La squadra nasce ormai sette anni fa da un gruppo di amici che voleva riportare il football a Lecco e provincia. Da questo gruppo di amici nascono i Commandos Brianza. Da quel momento la volontà era quella di portare il football americano in tutta la provincia di Lecco e in tutta la Brianza, perché abbiamo giocatori che arrivano dal monzese e dal comasco. Siamo molto variegati, per questo ci chiamiamo ‘Brianza’, perché vogliamo essere la squadra che rappresenta un po’ tutto il territorio, dalla città di Lecco a tutta l’area brianzola. Volevamo portare questo bellissimo sport nella nostra realtà e dare la possibilità ai ragazzi di praticare il football. La mia passione è nata più di dieci anni fa, quando vidi il mio primo Super Bowl tra gli Arizona Cardinals e i Pittsburgh Steelers, del grande quarterback Kurt Warner. Da quel momento mi sono innamorato di questo sport e ho voluto praticarlo e portarlo in questo territorio, prendermi un po’ la responsabilità di essere l’allenatore, formare ragazzi e diffonderlo il più possibile. È uno sport bellissimo e ho voluto promuoverlo nonostante le tante difficoltà»

I primi risultati: «Abbiamo iniziato a muovere i primi passi. Siamo riusciti a vincere il 5 Man, campionato nazionale Aics, e il campionato nazionale 7 League e successivamente il 5 Man con il Csi. Anno dopo anno stiamo continuando a svilupparci, crescere e lavorare per vincere, sia in campo che fuori. La prima squadra comprende atleti dai 16 anni in su e poi la giovanile dagli Under 10, Under 15 agli Under 17»

L’ultima annata: «Riuscire a sviluppare una squadra in uno sport così nuovo e tutto da scoprire è una sfida. La stagione scorsa è stata positiva, siamo arrivati al quarto posto, un risultato veramente importante. Siamo in crescita, negli ultimi tre anni siamo arrivati dal non partecipare ai playoff a partecipare al primo turno di playoff e arrivare quarti. Tre anni di costante crescita»

Servono riflettori sul football

«La necessità è di mettere i riflettori su questo sport» prosegue Rusconi «Al momento, secondo me, la Federazione deve fare di più. Di football si parla troppo poco, è un problema, a mio avviso, di come viene impostato lo sport nazionale italiano a livello di pubblicità, di palinsesto. In Italia c’è un palinsesto: Giro d’Italia, Formula Uno, Moto Gp, calcio. C’è la necessità di allargarlo. La massa non sa qual è il campione d’Italia di basket, nemmeno il campione di volley. Siamo in una fase in cui si sente la necessità di allargare il discorso pubblicitario sugli sport. Inoltre, il reclutamento degli atleti è a carico solo delle squadre e non del sistema football. Oggi non esiste un sistema e dev’essere creato. È uno sport bellissimo, in America riempie gli stadi e c’è più tradizione. Fa ben sperare lo svilupparsi, soprattutto mediatico, della European Football League, una sorta di Champions League. Il periodo rimane infelice, perché è quello estivo. Servono riflettori su questo sport. Al momento è tutto sulle spalle di presidenti, società. Serve creare un canale di comunicazione più efficace per raggiungere i giovani e le persone che vogliono fare sport. Sul lato ente di promozione Csi i numeri sono in aumento. Mi aspetto di più dal punto di vista nazionale. C’è una lacuna mediatica italiana, manca un passaggio di informazioni ed è una riflessione che il sistema sport extra-calcio dovrebbe porsi. Il sistema americano è multicentrico mentre in Italia non lo è» conclude Rusconi.

Per conoscere meglio la realtà dei Commandos Brianza tutte le informazioni sono sul sito: www.commandosbrianza.com