Di Nunno Junior: «Siamo alla ricerca di uno stadio»

Il giovane figlio del patron è stato intervistato durante Maracanà di TMW Radio.

In casa Calcio Lecco, a due giorni dall’avvenuta promozione in Serie B dopo lunghi 50 anni, si festeggia ancora ma è tempo anche di riflessioni in vista della prossima stagione sportiva. Il club bluceleste, che farà compagnia alle formazioni lombarde Como e Cremonese, affronterà in campionato squadre blasonate come Bari, Parma, Palermo e Venezia.

Le parole di Di Nunno Junior

Cristian Paolo Di Nunno, giovane figlio del patron che riveste la carica di presidente ed è stato intervistato da Ricky Buscaglia, giornalista dalla nota fede bluceleste, durante Maracanà di TMW Radio.

Una squadra che ha avuto diversi innesti e anche cambio allenatore: quando c’è stata la svolta?
«Inizialmente abbiamo ricevuto molte critiche, invece siamo arrivati in B, cosa che non accadeva da 50 anni. L’arrivo di mister Foschi è stato fondamentale: è stato sempre molto positivo, dal primo giorno ci ha detto che potevamo vincere il campionato e con i fatti è arrivato fino in fondo. Il merito principale è il suo, oltre che dei ragazzi».

Come ha vissuto il momento più difficile e lo scetticismo della piazza?
«Negli ultimi 2 anni siamo usciti dai playoff in malo modo, quindi le critiche erano sul fatto che la società non volesse salire in B. Qui giocheremo un altro calcio, avremo più visibilità. Il gruppo è stato veramente fantastico quest’anno, nessuno pensava di arrivarci. Dobbiamo ringraziare tutti, calciatori e staff tecnico».

Quando nei playoff ha capito che l’obiettivo era alla portata?
«Già col Pordenone al ritorno abbiamo capito di potercela fare. Il gruppo c’era e se la poteva giocare con chiunque. Abbiamo fatto un’impresa lì e poi col Cesena».

La Serie B si giocherà al Rigamonti o nel vostro stadio?
«Ne stiamo parlando in queste ore. Abbiamo parlato col Comune per fare dei lavori importanti. Stiamo cercando uno stadio a cui appoggiarci e che risponda alle regole della Serie B. La vedo dura che riusciremo a fare tutti i lavori necessari».

Come si strutturerà il Lecco con il salto di categoria?
«Sono scelte che farà mio padre. Vedremo. L’obiettivo è la salvezza, sarà un campionato molto difficile e il primo obiettivo è quello».