Calcio Lecco, l’opinione di Michele Criscitiello:«La porcata del secolo»

Complice anche la penuria di notizie nel periodo estivo, i media sportivi nazionali da giorni parlano del paradosso Calcio Lecco e iscrizione in Serie B. Da più parti sono arrivate opinioni sulla vicenda, la maggior parte a favore della causa bluceleste. Tra le dichiarazioni pubbliche sulla vicenda spicca quella di Michele Criscitiello, direttore e proprietario di Sportitalia.

Le dichiarazioni di Criscitiello

Criscitiello è in intervenuto sul caso Lecco con un editoriale scritto per sportitalia.com, rivolgendosi al presidente della Serie B Mauro Balata e inviando qualche frecciatina alle società retrocesse che pretendono il posto del Lecco (e della Reggina) nel prossimo torneo cadetto: «Intanto stiamo per assistere alla porcata del secolo. Premesso che del Lecco mi frega zero e, negli anni, li ho avuti sul campo anche come avversari ma se non fanno andare in serie B Di Nunno significa che il merito sportivo non esiste più. Ci vuole un Presidente più lecchino e meno lecchese. I tribunali devono controllare e giudicare, non possono stravolgere i verdetti del campo. Ci perde il sistema e quel briciolo di credibilità che è rimasto a questo mondo. Gravina deve intervenire. Balata deve lottare per tutelare un club che ha vinto sul campo e che avrà sbagliato anche mezza pec ma il ritardo è causato dalla pessima gestione della Lega Pro. Decide la Lega di C quando devono giocare e non i club. Di Nunno con il suo bastone è antipatico, rozzo, brutto da vedere. Tutto vero. Ma è più liquido di almeno 15 presidenti su 20 che oggi ci sono in serie B. I soldi li ha e il campionato l’ha vinto sul campo. La B non gli va tolta anche perché significherebbe far sparire una squadra dal calcio professionistico dopo aver scritto la sua pagina più bella. Mandateli a giocare a Lampedusa, dategli una multa per la pec sbagliata ma evitate di compiere questo scempio. Se punirete il Lecco, caro Balata, punirete tutti gli amanti del calcio. Chi vince ha sempre ragione. Non merita di tornare in B dalla finestra chi in questi anni ci ha fatto vedere il peggio del peggio da Sud a Nord, anzi dalle Isole al Nord Italia»