Calcio Lecco, iscrizione alla Serie B in bilico: si rischia una clamorosa esclusione

A giudicare dall’atmosfera che si respira in queste ore dalle parti di via Don Pozzi la gioia per la storica promozione in Serie B sembra reminiscenza di un passato lontano settimane e non solo tre giorni. Il motivo è ben noto da giorni ma soltanto nelle ultime ore ha preso una piega preoccupante. Si tratta della questione stadio, che tiene banco sin dal fischio finale di Lecco-Foggia domenica sera.

Le tappe della vicenda

Il Rigamonti Ceppi, come ormai noto da tempo, non ha attualmente i requisiti per poter disputare il campionato di Serie B e in attesa dei lavori di messa in regola dell’impianto la società del patron Paolo Leonardo Di Nunno si era attivata per trovare una sistemazione temporanea. Ieri vi abbiamo parlato delle ipotesi Vercelli e Padova, con lo stadio di quest’ultima, l’Euganeo, scelto dalla società bluceleste come impianto di riferimento per i documenti da inviare via PEC tassativamente entro la mezzanotte per completare l’iscrizione al prossimo torneo cadetto. Tuttavia, come riporta La Gazzetta dello Sport, ieri sera non sarebbe arrivato in tempo il nulla osta dalla Prefettura di Padova, ultimo passaggio per completare la richiesta da inviare entro la scadenza fissata.

La società bluceleste avrebbe chiesto una deroga alla federazione per poter ottenere il sì da Padova, sottolineando le tempistiche ristrette causate dalla fine dei playoff di soli due giorni fa. Ieri in municipio il patron Di Nunno, affiancato dal direttore generale Angelo Maiolo, aveva rassicurato la piazza sull’iscrizione e, sollecitato sull’opzione Monza, aveva punzecchiato l’amministratore delegato biancorosso Adriano Galliani, che sarebbe stato contattato venerdì scorso e avrebbe dato un responso positivo, salvo ritirarsi – secondo Di Nunno – dalla questione a promozione avvenuta, probabilmente impelagato in giornate calde anche sul fronte brianzolo in merito alla possibile cessione della società. Un problema, quello dell’iscrizione bluceleste, che i tifosi sperano non si trasformi in una beffa clamorosa, dopo cinquant’anni d’attesa. Nelle prossime ore il verdetto.