Calcio Lecco, conferenza stampa Lecco-Brescia: Foschi: «Ce la siamo guadagnata»

Lecco-Brescia

Mancano meno di 24 ore al match della quinta giornata di Serie B, Lecco-Brescia, il primo dei blucelesti al Rigamonti Ceppi dopo l’approvazione di Comune e GOS in merito all’utilizzo dell’impianto cittadino e la forzata trasferta a Padova per la prima partita casalinga con il Catanzaro.

Le dichiarazioni in sala stampa

Oggi pomeriggio, venerdì 15 settembre, si sono presentati in conferenza stampa il mister bluceleste Luciano Foschi e il direttore generale Angelo Maiolo. Ecco le loro dichiarazioni:

Luciano Foschi sull’emozione per il debutto: «Sono tante. Ai ragazzi ho detto che giocare qui la partita di domani è il coronamento della vittoria del campionato e di tutta l’estate che abbiamo passato, sappiamo tutti come. Domani si chiude il cerchio e giochiamo sul nostro campo, finalmente davanti alla nostra gente. Per noi significa tanto. Ma non in termini di prestazione, l’abbiamo fatta anche a Padova e sono convinto la farà anche domani. Ma è giusto che ci prendiamo questo premio, ce lo siamo guadagnati e domani giocare qua ci rende merito. E di questo non possiamo che ringraziare tutti quelli che hanno contribuito affinché questo potesse accadere. Quando parlo di tutti mi riferisco alla società, al presidente, al direttore Maiolo, al direttore sportivo Fracchiolla. Tutte le persone che hanno contribuito, fino al magazziniere. Le istituzioni, il Comune, la Questura. Non voglio dimenticare nessuno. Tutte le persone che si sono adoperate affinché questo accadesse e che hanno lavorato in fretta, perché alla seconda partita siamo già qui a giocare il campionato sul nostro campo. Devo ringraziare tutti. Ai miei giocatori ho detto che questa cosa la dobbiamo appesantire, dobbiamo rendere merito a chi si è adoperato per far questo, perché altrimenti dicono che abbiamo fatto tutto per niente. No, l’abbiamo fatto per far vedere che la squadra lotta, suda, e sul proprio campo ha voglia di dimostrare di essere all’altezza della categoria e voler tenere l’obiettivo che si è prefissata a tutti costi. Deve responsabilizzare la squadra e me, per rendere ‘omaggio’ a chi si è adoperato per fare tutto questo»

Gli assenti con il Brescia: «Sicuramente Buso, Guglielmotti e Donati. Abbiamo qualche acciacco ma valutiamo domattina. Battistini? Bene. Gli altri sono tutti disponibili»

Le differenze rispetto a Padova: «Abbiamo lavorato, ho un gruppo di ragazzi che lavora sodo e si vuole ritagliare uno spazio importante e puntualmente mi mette in difficoltà. Mi danno delle alternative importanti. Ben venga, preferisco non dormire il venerdì sera quando giochiamo il sabato perché non so se tenere fuori l’uno o l’altro. Poi mi rendo conto che se il dubbio è fra l’uno o l’altro alla fine la scelta è come tra correre e scappare: non c’è tantissima differenza. È peggio quando non li ho i dubbi perché sono obbligato a far giocare solo quelli. Siccome ho la fortuna invece di avere una rosa costruita competitiva in tutti i reparti mi dà la possibilità di scegliere su ogni elemento e pensare a chi sta meglio e chi ci dà più garanzie per la partita»

Eventuali cambiamenti nell’assetto difensivo: «Una squadra che prende 4 goal è normale che debba meditare su quanto successo. A me fanno piacere i complimenti ma quando perdo non mi diverto. Abbiamo lavorato sui nostri errori, stiamo cercando di capire perché li abbiamo commessi e non dobbiamo più commetterli. Probabilmente questi errori li facevamo anche in Serie C ma lì invece di 4 goal ne prendevi 1. La differenza è tutta lì ma dobbiamo fare in fretta a capirla, perché un errore ci costa caro, la categoria è importante per questo motivo e non dobbiamo commettere nemmeno quell’errore, dobbiamo essere pronti e preparati ma soprattutto alzare la concentrazione se vogliamo portare a casa dei risultati, altrimenti rimaniamo una squadra bella che non balla. È dall’inizio dell’anno che lavoriamo con il 3-4-1-2 come abbiamo fatto la scorsa stagione, e il 3-5-2. Abbiamo giocatori per giocare in un modo o nell’altro. Se scelgo certi giocatori giochiamo in un modo se ne scelgo altri in un altro, è semplice. Sappiamo le caratteristiche dei nostri calciatori e dobbiamo cercare di sfruttarli quand’è il momento giusto per fare l’una o l’altra cosa»

L’abbondanza in attacco: «Non ci sono gerarchie. Sono 29 giocatori, sono tutti disponibili. Per me sono tutti titolari. Poi è chiaro, se alla fine dell’anno un calciatore gioca 35 partite e uno ne gioca 5 è chiaro che non è così. Ma non lo decido oggi. Sarà compito loro farmi capire chi è in grado di farne di più e chi è in grado di farne di meno. Io voglio poter contare su di tutti. Il campionato l’anno scorso l’ha vinto anche Maldini che ha deciso di smettere di giocare. Ho grande rispetto di chi gioca 5 minuti come di chi gioca 38 partite. Per me questo gruppo è sano e lotta. Tutti quanti possono ritagliarsi il proprio spazio. Chi pensa che all’inizio pensa di non giocare poi magari fa 30 partite. Dipende da loro. Spesso la formazione non la fa l’allenatore ma la fanno i giocatori»

Possibili ricadute in campo dopo ripicche Lecco-Brescia: «Per quanto mi riguarda alla squadra non ho mai fatto passare determinati messaggi. Quello che ci succede intorno, l’abbiamo dimostrato dal primo giorno di ritiro con mille vicissitudini, ci è sempre scivolato addosso. Ogni giorno arrivavo al campo e pensavo che la squadra fosse tra le nuvole ma invece i ragazzi si sono sempre allenati benissimo, con grande impegno e determinazione, con la testa sul campo. Tutto il resto fa parte della burocrazia estiva. A noi interessa poco, noi in campo dobbiamo preoccuparci più di Bisoli e Ndoj e non di quello che succede fuori»

Gli avversari: «Il Brescia è più o meno la squadra dell’anno scorso. Una squadra che fa la B, ha giocatori importanti, non lo scopro io. Sappiamo che è una squadra giusta, ha vinto la prima partita. È da prendere nella giusta maniera. Vogliamo vincere e mettere in difficoltà gli avversari. Siamo ancora delle incognite, noi e loro, perché siamo stati costruiti tardi. Abbiamo anche poche nozioni per quanto riguarda loro, così come loro con noi, probabilmente, perché abbiamo fatto soltanto una partita. Ma ha nomi ed è una squadra di categoria»

La formazione: «Qualche avvicendamento ci potrebbe stare, devo valutare alcune cose. Non ci sono bocciature, voglio sfruttare chi è in migliori condizioni e chi può darmi un contributo importante a partita iniziata»

Angelo Maiolo, direttore generale, sull’organizzazione della prima partita, i lavori a tempo di record e biglietti: «Sono contento. E stanco, il mister lo sa, mi vede sul campo. Faccio l’ingegnere, l’operaio e il muratore. Ma va bene, se l’obiettivo è far giocare il Lecco. Anzi, ho aggiunto un altro operaio, Fracchiolla, che mi sta dando una grossa mano, anche perché il mercato è finito e ha più tempo. Seguiamo le persone che lavorano allo stadio, perché purtroppo eravamo un po’ in ritardo. La stanchezza c’è, dopo un mese del genere. Sui biglietti, chiedo scusa ai tifosi perché è giusto che le ricevano. Dopodiché vorrei aggiungere, e non parlo di colpe o bravure; chi lavora ha sempre ragione, chi fa poco non ha tanta ragione. Fino ieri a mezzogiorno ero in Questura con altri personaggi con ancora il GOS in corso. Sono arrivato allo stadio e ci siamo trovati anche noi in balia di tante situazioni. Ieri abbiamo pensato di aprire e fare degli abbonamenti pronti-via, poi abbiamo sbagliato con l’apertura soltanto degli abbonamenti ed è andata avanti così. Ieri sera tardi mi sono reso conto che non poteva andare così e abbiamo tentato di rimediare mettendo un ragazzo. Stamattina alle 09.00/09.30 c’era lo stesso problema, e ho preso in mano la situazione e ho ordinato di aprire anche la biglietteria. Ora, come avete visto, tutto defluisce. Non è una scusa ma ci siamo trovati fino alle 13.00 di ieri ancora in balia non sapendo cosa fare. È la Questura che ha deciso di non fare la prevendita online. Si sono preoccupati per i tifosi del Brescia e il rischio era ritrovarsi 500 tifosi in tribuna d’onore… […] »