Lecco Film Fest 2023, l’alleanza tra il cinema e il mondo delle imprese

Nel corso della quarta edizione del Lecco Film Fest, conclusasi domenica alla presenza di Carlo Verdone in piazza Garibaldi, si è svolto l’incontro dal titolo “Il racconto del fare impresa”, incentrato sul connubio tra il mondo del cinema e quello dell’impresa, suggellato nello specifico dal legame tra Lecco Film Fest, Fondazione Ente dello Spettacolo e Confindustria Lecco e Sondrio.

Le dichiarazioni degli ospiti

«Un’iniziativa che vuole suggellare l’alleanza tra il mondo del cinema e il mondo delle imprese» così Giampaolo Letta, AD di Medusa Film e presidente del premio Film Impresa durante l’incontro “Il racconto del fare impresa” svoltosi durante la quarta edizione del Lecco Film Fest che si è appena conclusa.
«Il premio Fare Impresa nasce da una constatazione: sempre più spesso le aziende utilizzano il racconto audiovisivo e cinematografico per comunicare. Non parliamo di spot commerciali, ma di veri e propri racconti con una struttura narrativa. La storia delle imprese, il prodotto e la vita all’interno delle aziende sono al centro di tantissime storie. Quindi l’idea era quella di raccogliere questa serie di film e costruirci un concorso. Ne è nato questo premio, la cui prima edizione si è svolta lo scorso aprile a Roma alla Casa del Cinema. Siamo partiti un po’ in sordina, 25 filmati hanno concorso alla fase finale. Il successo e l’entusiasmo intorno alla prima edizione ci ha spinti a organizzarne subito una seconda che si svolgerà ad aprile, quindi partirà il bando a breve. Nella seconda edizione vogliamo approfondire il tema della formazione dei giovani»

Mario Sesti, direttore artistico del Premio ha aggiunto: «È importante parlare di questo Premio in questo contesto perché il Lecco Film Fest è l’unico che nasce dall’alleanza tra imprese e cinema. Un’alleanza che è nel DNA del cinema perché il cinema è stato inventato da due imprenditori, due geniali imprenditori, i fratelli Lumière di Lione. Pochi sanno che avevano già conquistato il mercato fotografico. Hanno fatto un po’ quello che Steve Jobs ha fatto con i computer. È un Premio che nasce da un lungo percorso, ci pensavamo da anni, esiste un prodotto che ha un’attitudine più spontanea e spuria attraverso cui le imprese raccontano le imprese a sé stesse. Dentro le imprese c’è una comunità e questo unisce una serie di persone a un territorio. A Giampaolo proposi di fare un premio per fare uscire questa cosa dal cono buio. C’è un’area documentaria, una più narrativa e una più sperimentale. Il cinema è una lingua che tutti parliamo. Ed è giusto che anche il mondo dell’impresa si racconti con questo linguaggio. Vogliamo avvicinare il cinema all’impresa. Abbiamo dato tre premi: uno a Tornatore, uno a Paola Cortellesi e Riccardo Milani che hanno fatto cinema commerciale intelligente e Yuri Ancarani, poi chiamato da grandi marchi come Gucci»

«L’alleanza tra imprese e cinema e il racconto del sistema produttivo sono estremamente cambiati dopo il ritratto che ne fa Chaplin in Tempi moderni, perché la fabbrica stessa è radicalmente diversa da quella raccontata dal grande maestro e la nuova narrazione dell’impresa può anche destare stupore. Il cinema è un linguaggio potente e sono convinto sia un’opportunità interessante per le imprese, che devono raccontarsi maggiormente” ha detto il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Plinio Agostoni. “L’impresa è protagonista in questa epoca di profondi cambiamenti, dove tanti valori vengono messi in discussione e tanti altri affermati con forza. È per questo che Confindustria Lecco e Sondrio molto convintamente ha promosso e sostiene Lecco Film Fest, che non è solo una rassegna di film, ma introduce temi di riflessione, temi culturali, vuole provocare uno scambio di idee, approfondimenti, un cambio di vedute»

Claudio Buja, presidente Universal Musica, si è espresso sul rapporto tra cinema e musica: «L’altra alleanza quella tra musica e cinema. Prima di essere un industriale sono un appassionato di musica e anche di cinema. Cosa è un film? Un’opera dell’ingegno assimilabile a una canzone, un libro. Tutte opere regolate dalla legge sul diritto d’autore che ci dice chi sono gli autori dell’opera cinematografica, che sono quattro: soggetto, sceneggiatore, autore della colonna sonora, regista. L’autore della colonna sonora fa parte del film. Il contributo che la musica può dare alle immagini è appassionante. Pensiamo al rapporto tra Morricone e Tornatore, ancor più che con Sergio Leone, tra Spielberg e John Williams, Hitchcock con Bernard Herrmann e la famosa scena della doccia con gli strappi di violino. È interessante cercare la cifra dell’autore che possa essere significativa all’interno di un’opera filmica. Uno dei film per me straordinari è Qualcuno volò sul nido del cuculo e la scena finale che parla di libertà» E poi «Come si ridesta lo stupore? Andiamo verso una deriva di musica poco interessante. Per riaccenderlo bisogna fare qualcosa di più intelligente»

Anna Crupi, amministratore unico di Pharmalife Research, tra i più convinti sostenitori del Lecco Film Fest: «Voi pensate che le aziende e il cinema sono distanti, ma questo non è vero. Se oggi le aziende avessero all’interno della propria struttura dei registi, tecnici del suono, scenografi, avrebbero di sicuro dei prodotti vincenti. Vorrei imparare da un regista a comunicare sul mio prodotto. Oggi saper comunicare, emozionare e destare stupore sono le armi vincenti. Le aziende senza cultura hanno un prodotto ignorante»

«Abbiamo proiettato dei film che facevano vedere l’accezione negativa del lavoro» ha dichiarato Linda Gilli, presidente e AD di INAZ «Abbiamo fatto un film con 15 realtà in vari ambiti: industriale, religioso, agricolo e così via. Il nostro modo di restituire delle cose buone alla società è anche in termini di cultura e valori. Fattore umano perché si parla di persone e di tutte le persone che lavorano nell’azienda. Don Milani mi ha suggerito questa parte del titolo che è lo spirito del lavoro»

È stato così presentato “L’Anima dell’Impresa. Viaggio nell’Italia che produce” di Riccardo Festinese,
introdotto dall’intervento di Alberto Marenghi, Vicepresidente di Confindustria per
l’Organizzazione, lo Sviluppo e il Marketing, che ha affermato: «È un piacere presentare L’Anima
dell’Impresa al Lecco Film Fest, e ringrazio tutti coloro che hanno costruito questa splendida
iniziativa, a partire da Fondazione Ente dello Spettacolo e Confindustria Lecco e Sondrio. Il filmato, con la regia di Riccardo Festinese, è frutto di un percorso profondo di Confindustria con l’obiettivo di accendere un faro su aspetti poco noti, ma ricchi di umanità e valore, del fare impresa. Abbiamo voluto raccontare in modo inedito e non patinato le emozioni e il quotidiano di chi guida un’azienda. Tratti che qualificano il nostro tessuto produttivo, ma nell’immaginario collettivo si perdono in visioni preconfezionate. I nostri 14 testimonial sono intervistati nelle loro aziende – molto diverse tra loro, dal Nord al Sud Italia – e tra i loro collaboratori. Ne emerge una narrazione centrata sul fattore umano»