Torrenti con poca acqua: scatta il monitoraggio nell’oggionese

La carenza d’acqua di questo 2023 è ormai purtroppo cosa nota, a risentirne sono anche i torrenti brianzoli. A riguardo il Circolo Ambientale Ilaria Alpi ha recentemente monitorato i letti dei torrenti Bevera e Gandaloglio che hanno una portata decisamente inferiore rispetto alla media stagionale.

“La situazione dei torrenti è ancora preoccupante, poiché le portate sono minime. C’è presenza di acqua, comunque poca, nei tratti ‘montani’ e naturali dei due torrenti, mentre nelle parti che hanno subìto artificializzazione l’acqua è ancor più scarsa se non del tutto assente!”- Sottolinea Fumagalli del Circolo-

Non si può dire meglio per il torrente Gandaloglio che, in corrispondenza della frazione  Marconaga di Ello e poi di Cogoredo di Dolzago, ha una portata minima, ma visibile. Nell’abitato di Dolzago – dove il corso del Gandaloglio è artificializzato, ovvero scorre in sponde cementificate parallele alla via Parini – l’acqua praticamente scompare, probabilmente interrandosi.

Secondo il Circolo ambientale, questa situazione è negativa, in quanto la dispersione di acqua porta ad un collasso ambientale dei torrenti.

“Da qui reiteriamo la nostra denuncia – specifica Fumagalli i fiumi, nonostante la prolungata siccità – che causa gravi problemi ambientali – riescono a mantenere un minimo di presenza d’acqua, laddove il loro corso è lasciato naturale. Mentre dove l’uomo è intervenuto con la cementificazione degli alvei,  l’acqua praticamente scompare, causando di fatto la morte biologica dei corsi d’acqua. Per questo occorre che non solo non vengano fatte ulteriori opere di artificializzazione delle sponde dei fiumi, ma che si programmino interventi di rinaturalizzazione degli alvei che in passato sono stati cementificati”.

A tal proposito il Circolo denuncia l’ennesimo intervento di artificializzazione delle sponde del Bevera, dietro a viale Consolini, in prossimità della località Mais, ovvero a confine tra Molteno e Bosisio Parini, dove negli ultimi mesi la Regione sta posando massi ciclopici sulle sponde del torrente, lavori che hanno comportato anche il taglio di numerosi alberi che costituivano un’importante fascia di vegetazione ripariale.

Torrente Bevera a Molteno