Erve: finiti i tagli a Saina

L’intervento di taglio della pecceta, un bosco di abete rosso, nella località di Saina a Erve, ha recentemente concluso con successo grazie alla collaborazione tra il Consorzio Forestale Lecchese, il Comune di Erve e i proprietari dei terreni. Questo progetto è stato realizzato grazie ai finanziamenti della Regione Lombardia, destinati a promuovere i servizi ambientali forniti dai Consorzi Forestali.

La pecceta era composta da alberi che non appartenevano al contesto ecologico e paesaggistico della zona ed era in uno stato di grave deperimento statico e fitopatologico. La presenza di numerosi alberi morti, sradicati, spezzati e deboli rappresentava una minaccia sia per la stabilità del suolo che per il rischio di incendi forestali.

L’intervento ha comportato il taglio degli alberi vetusti e danneggiati, con una quantità totale di circa 300 metri cubi di materiale, in gran parte destinato al cippato per uso energetico. Le risorse finanziarie per questa operazione hanno raggiunto circa € 45.000, comprensivi di spese di progettazione e direzione dei lavori, gestite dal Consorzio Forestale Lecchese.

La fase successiva prevede la sostituzione della pecceta con circa 1.500 nuove piantine forestali arboree e arbustive. Queste piante contribuiranno a creare un nuovo bosco di latifoglie autoctone che sarà in armonia con i popolamenti forestali circostanti. Inoltre, alcune radure aperte saranno mantenute a fini paesaggistici, ecologici e faunistici.

Il sindaco di Erve, Giancarlo Valsecchi, ha espresso la sua gratitudine al direttore del Consorzio Forestale Lecchese, il dott. Giulio Fezzi, per aver coordinato il progetto. Ha anche ringraziato la famiglia Bolis per aver messo a disposizione l’area necessaria per l’intervento. Il sindaco ha sottolineato che l’adesione al Consorzio ha superato le aspettative, e ha annunciato ulteriori progetti ambientali per il futuro.

Questo intervento rappresenta un importante passo avanti nella gestione sostenibile delle risorse forestali e nell’incremento della biodiversità in questa regione, contribuendo al contempo a ridurre i rischi di incendi e a migliorare la stabilità del suolo.