Api da salvare: da Ats uno studio pilota

Il progetto avviato dall’ATS Brianza nel 2021 è finalizzato a indagare l’effetto dei pesticidi in agricoltura e delle misure di controllo delle zanzare sulla popolazione delle api. Il direttore del Dipartimento Veterinario dell’ATS, il dottor Lorenzo Perego, ha fornito alcuni dettagli sui risultati del progetto.

Le api svolgono un ruolo cruciale nell’ambiente attraverso l’impollinazione, che è fondamentale per la produzione di molti alimenti, inclusi frutta, ortaggi e noci. La sindrome da spopolamento degli alveari è una minaccia seria, poiché il declino delle popolazioni di api può influire sull’intero ecosistema e sulla catena alimentare umana. Nelle province di Lecco e Monza, si stima che ci siano tra 200 milioni e un miliardo di api durante la stagione, con circa 19.600 alveari censiti e 1300 apicoltori.

Il progetto mira a esaminare come i pesticidi, tra cui insetticidi, diserbanti, fungicidi, e le misure di controllo delle zanzare possano influire sulla salute delle api, portando a intossicazioni e morte. È stato osservato che l’avvelenamento delle api è in aumento negli ultimi decenni, con cause che vanno dai pesticidi utilizzati in agricoltura e nella coltivazione di fiori a quelli impiegati per la lotta alle zanzare in ambiente urbano. I cambiamenti climatici, l’inquinamento atmosferico e idrico e alcune patologie specifiche delle api contribuiscono anche alla situazione critica.

Il progetto di ATS Brianza ha coinvolto il campionamento e l’analisi del polline in quattro stazioni di monitoraggio distribuite su un’area geografica diversificata, dall’ambiente urbano alla zona montana. I risultati complessivi sono stati positivi: solo il 2,3% dei campioni ha rivelato la presenza di sei tipi di molecole su 260 principi attivi ricercati, e questi composti avevano bassa tossicità e quantità limitate. La situazione migliore è stata rilevata nella zona di Valsassina, caratterizzata da agricoltura limitata e bassa urbanizzazione.

Tuttavia, c’è stata una maggiore criticità legata agli insetticidi ad alta tossicità per le api, come i piretroidi, che sono stati rilevati in modo crescente nella zona periurbana di Monza. Questi insetticidi sono utilizzati nella lotta alle zanzare, sia da privati che da attività commerciali, e possono causare avvelenamento acuto delle api adulte e di altri impollinatori.

Un risultato confortante è che non sono state riscontrate non conformità nei campioni di miele, che è un prodotto delle api. Il miele, un’eccellenza dell’agroalimentare lombardo, mantiene la sua integrità e sicurezza per i consumatori grazie alla capacità delle api di filtrare e neutralizzare la presenza di pesticidi.

In generale, sebbene la presenza di pesticidi nelle api non abbia causato episodi allarmanti di mortalità, richiede comunque una vigilanza costante poiché può influire negativamente sulle popolazioni di api, sulle loro funzioni vitali e sulla loro salute. La protezione delle api rimane cruciale per la biodiversità e l’agricoltura, e questo studio sottolinea l’importanza di monitorare attentamente l’impatto dei pesticidi e delle misure di controllo delle zanzare sulle popolazioni di api.