Emergenza gamberi: in tanti all’incontro del WWF

Nelle scorse settimane, il torrente Bevera a Colle Brianza è stato teatro di un’insolita emergenza legata alla moria di gamberi d’acqua dolce, suscitando preoccupazione e azione da parte del WWF Lecco e di diversi enti locali. Per approfondire la questione, il WWF Lecco ha organizzato una serata informativa presso Villa Bertarelli a Galbiate.

Tutto ha avuto inizio lo scorso 11 ottobre, quando durante un consueto sopraluogo, il Comitato per la Difesa delle Bevere e del fiume Lambro insieme al Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano ha riscontrato una grave moria di gamberi nel primo tratto del torrente Bevera, sopra la località Nava a Colle Brianza.

Il WWF Lecco ha reagito prontamente, collaborando con esperti del settore per individuare la causa della morìa. Dopo analisi e sopraluoghi, è emerso che un patogeno stava minacciando la popolazione di gamberi autoctoni. Per contrastare la diffusione del patogeno, è stata posizionata una seconda barriera nel torrente, seguendo il precedente intervento del 10 novembre.

Raoul Manenti, esperto e ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano, consigliere dell’associazione WWF Lecco e coordinatore del progetto, ha spiegato l’importanza di queste barriere nel limitare la diffusione del patogeno e ha annunciato l’intenzione di mantenerle fino all’anno prossimo.

La dott.ssa Daniela Ghia, esperta ricercatrice dell’Università degli Studi di Pavia, ha sottolineato l’importanza dei gamberi d’acqua dolce, in particolare della specie autoctona Austropatomobius pallipes, protetta a livello europeo. Ha evidenziato il ruolo fondamentale di questa specie nell’ecosistema acquatico e come indicatore dell’integrità dell’ambiente.

Il progetto a lungo termine Life Claw è stato presentato come una risposta duratura al problema, concentrandosi sulla conservazione delle specie autoctone e sulla ripristinazione delle popolazioni colpite.

La dott.ssa Anna Nicolodi, presidente del Comitato per la difesa delle Bevere e del fiume Lambro, ha enfatizzato la tempestività dell’intervento, sottolineando la necessità di contrastare la diffusione delle specie alloctone e ripristinare le popolazioni di gambero autoctono.

Giovanna Corti, presidente dell’associazione WWF Lecco, e Paola Golfari, numero uno del Parco Monte Barro, hanno ringraziato i cittadini per la partecipazione numerosa e l’interesse dimostrato. Hanno sottolineato l’importanza della tutela della biodiversità e la necessità del coinvolgimento attivo della comunità per preservare il gambero d’acqua dolce e il suo habitat.