ATS: balneabilità, promosse tutte le spiagge lecchesi ad eccezione della Malpensata

ATS ha annunciato, mediante apposito comunicato stampa, che tutte le spiagge del ramo lecchese del lago di Como si confermano balneabili, adatte quindi a tuffi e nuotate. Ad eccezione di una, la Malpensata che rimane vietata per motivi riconducibili alla sicurezza.

Sono 23 le spiagge balneabili

Il verdetto emerge in base agli esiti analitici dei campionamenti effettuati il 18 e 19 luglio 2022. Le 23 località balneabili sono: Campeggio e Lido Lariano ad Abbadia Lariana; Lido di Puncia e Spiaggia di Oro a Bellano; Inganna – LC 53, Lido di Colico e Laghetto di Piona a Colico; Campeggio Europa a Dervio; Riva del Cantone e Rivetta a Dorio; Località Pradello, Canottieri e Rivabella a Lecco; Riva Bianca a Lierna; Olcio LC – 18, Camping Mandello, Lido di Mandello e Camping Nautilus a Mandello del Lario; Spiaggia di Onno, Vassena e frazione Limonta a Oliveto Lario, Riva di Gittana a Perledo e località La Punta a Pescate. Unica non balneabile su 24, la Malpensata a Lecco (temporaneamente vietata per altri motivi, non accessibile per motivi di sicurezza).

Il Comunicato Stampa di ATS

ATS, nel comunicato stampa diramato, precisa quanto segue: «Inoltre, data l’estrema variabilità del fenomeno della presenza di cianobatteri in relazione anche alle condizioni climatiche ed atmosferiche, si ribadisce che in presenza di acque torbide, schiume o mucillaggini, o con colorazioni anomale è sconsigliato immergersi”. In generale, resta comunque buona norma, a tutela della salute, adottare i seguenti comportamenti:

  • Evitare di ingerire acqua durante il contatto con acque di balneazione
  • Fare la doccia appena usciti dall’acqua provvedendo ad asciugare completamente tutto il corpo, con particolare riguardo alla testa
  • Sostituire il costume dopo il bagno

L’eventuale contatto con acque contaminate da cianobatteri potrebbe provocare diversi effetti tra i quali: irritazione delle vie respiratorie e degli occhi (come riniti, asma, congiuntiviti, tosse) o disturbi gastrointestinali. “Infine, così come già accaduto negli anni precedenti a seguito di segnalazioni di dermatiti in alcune persone che hanno avuto contatto con le acque, è verosimile – conclude ATS Brianza – che tali inconvenienti siano determinati da riscontro occasionale di cercaria nelle acque interessate (laghi di Como, Garlate, Annone, Pusiano). Pur non costituendo, le dermatiti in questione, un serio pericolo per la salute, si ritiene opportuno segnalare il fatto al fine di informare la popolazione, predisponendo una scheda informativa che si allega alla presente, contenente anche alcune indicazioni principali».