Si chiude un’era nel rione di San Giovanni. Da alcuni giorni allo storico Circolo Bonfanti sono affissi i cartelli che annunciano la messa in vendita dell’immobile.
Si tratta di uno dei luoghi più caratteristici della vita lecchese dell’ultimo secolo. Fondato il 26 giugno 1898 dalla Società Economica Cooperativa di Beneficenza, poi rinominato Circolo Bonfanti in memoria di un caduto della Liberazione, Luigi Bonfanti, il luogo divenne un punto di riferimento per coloro che abbracciavano ideali quali libertà e uguaglianza, e principalmente orientato a sinistra. Dopo la parentesi fascista, nel febbraio del 1946 si riportò lo statuto ai valori iniziali in seguito ad un’assemblea straordinaria.
Il Circolo Bonfanti si contraddistinse nel corso dei decenni come uno dei luoghi maggiormente innovativi per quanto concerne il tempo libero e le attività dedicate agli anziani. Uno spirito di aggregazione nato con la costruzione dell’immobile, grazie al lavoro di volontari, operai, piccoli artigiani e pensionati. Negli anni ’70 partirono i lavori di costruzione del Bocciodromo dedicato ad Alfonso Crotta, uno degli storici fondatori del Circolo.
Gli anni d’oro e il declino
La crescente frequentazione di gruppi di amici e l’organizzazione di pranzi e serate danzanti, sfruttando anche la suggestiva terrazza all’aperto, caratterizzarono il Circolo Bonfanti per decenni, insieme alla Bocciofila Crotta, luogo di ritrovo anche per lavoratori in pausa pranzo e gruppi di pensionati al pomeriggio.
La storia del Circolo Bonfanti è costellata di momenti indimenticabili come l’incontro, ad inizio anni ’70, dei firlinfeu manzoniani con il gruppo folcloristico Matiscogna, a rappresentanza della tradizione di Mâcon, la cittadina francese sul fiume Saone gemellata con Lecco.
All’inizio del nuovo millennio il Circolo Bonfanti iniziò ad accusare i notevoli cambiamenti della società, fino alla sospensione delle attività il 1° novembre 2012. Inizialmente i soci avviarono un progetto di rilancio nel 2013 per l’affitto dei locali ma dopo il passaggio di ARCI Ferriera e successivamente Roots Club, gestito dal collettivo Sound of Freedom facente capo ad ACSI, il Circolo Bonfanti oggi alza bandiera bianca e chiude, forse per sempre, un’epoca e una Lecco d’altri tempi.