Dall’ospedale alla medaglia d’oro: Alizè Piana conquista il top di classifica

“Sembrava impossibile, eppure lei, a poco più di un anno dal gravissimo incidente che per due lunghi mesi l’ha tenuta inchiodata a un letto d’ospedale, ci ha creduto e ce l’ha fatta! Complimenti Alizè Piana, lecchese neo campionessa mondiale di wakeboard!!!”. Regione Lombardia le ha dedicato un post, molto sentito in cui ha tenuto a celebrare tutti i risultati ottenuti dalla giovanissima 19enne di Abbadia. La regione ha anche celebrato tutti i risultati ottenuti da tutta la Sambuca Effect Wakeboard School Lecco diretta da Claudio Dal Lago al recente Campionato mondiale.

Alizè Piana

Una giovanissima di 19 anni di Abbadia con una storia nota alle penne di tutti i giornali italiani che si sono premurati di celebrare i successi della ragazza. Alizè è stata celebrata per la sua bravura e soprattutto per la sua tenacia di non mollare mai: ci vuole tenacia per tornare sulla tavola dopo essersi risvegliata in un letto d’ospedale con ustioni di terzo grado al volto e alle mani, poi trattate con una trapianti di pelle ed un periodo di riabilitazione in una clinica specializzata.

L’incidente di Alizè

Correva l’aprile del 2021. In Francia, Alizé, amante dello sport a 360°, stava facendo da copilota al padre: quello che avrebbe dovuto essere un giro d’allenamento in vista dell’iscrizione alla Parigi Dakar del team dell’uomo, ha rischiato di trasformarsi in una tragedia. L’auto con a bordo i due si è infatti incendiata. Per due giorni il coma farmacologico, poi l’invito dei medici a rinunciare, almeno per un anno, all’attività fisica. La risposta di Alizé è un primo posto al mondiale dopo solo 13 mesi di distanza dall’incidente. Conquistata sul Lago del Salto in provincia di Rieti, battendo in una finale le favorite. Un gran coronamento di stazione e di una carriera iniziata, come aveva raccontato nel 2020 intervenendo quale ospite al Panathlon Club Lecco, per un guasto.

Le parole di Alizè

“Facevo sci nautico – aveva detto – un giorno ero fuori in barca con mio papà, a causa di un problema abbiamo dovuto fermarci al cantiere nautico del Moregallo e lì ho conosciuto il wakeboard. E’ stato amore a ‘prima prova’, possiamo dire. Tornata a riva ricordo di avere detto a mio papà: ‘Brucia pure gli sci!’. Mi ero divertita molto, sulla tavola non pensavo a niente”. Dal 2014 poi l’esordio prima a livello europeo poi in nazionale. E i primi successi, rompendosi perfino crociato e menisco. Nulla rispetto all’incidente in Francia.”Quando mi sono svegliata in quel letto di ospedale dopo due giorni di coma farmacologico ho creduto che il mio sogno fosse svanito” ha detto Alizé al Corriere. “Bende sul volto, le mani fasciate. Ho pensato: basta, mollo tutto. Ma la vita non smette mai di riservare sorprese”.