Ron a Lecco: «Esibirsi qui è un’emozione unica»

Avrebbe dovuto esibirsi “in quota”, per la prima volta al cospetto del Resegone, una montagna che conosce bene e ama, così come tutto il lago di Lecco. Ron, che quest’anno festeggia i 50 anni di carriera musicale con un nuovo singolo e da settembre con un nuovo album, venerdì 15 luglio sarà presente in piazza Garibaldi a Lecco alle 21 per un concerto gratuito ed eccezionale.

Ron: amo questi luoghi e ne sono legato da bambino

«Amo questi luoghi – ha confidato il cantautore, che vive a Garlasco – ricordo da bambino quando con i miei genitori andavamo a sciare in Valtellina e passavamo da Lecco, dove ci fermavamo per cenare, e ricordo il concerto del 2008 dove trovai una piazza gremita e calorosa; sono davvero molto emozionato di esibirmi dal vivo al cospetto del Resegone e invito chi ama la montagna e la musica a venire».

Ron torna a Lecco dunque in trio acustico, all’interno della rassegna «Lecco Ama la Montagna», accompagnato da Roberto Di Virgilio alle chitarre e Giuseppe Tassoni al pianoforte e tastiere. Racconterà i suoi cinquant’anni di carriera in un estratto del “Non abbiamo bisogno di parole” tour. La scaletta sarà di tutto rispetto.

«Ovvio che ho dovuto fare una scelta perché lo spazio del concerto è ristretto, ma non deluderò gli spettatori e canterò di certo Il Gigante e la bambina e i grandi successi sia miei, che dell’amico Lucio Dalla, al quale quando è scomparso ho dedicato per due anni un tour solo di sue canzoni ».

Ron: Lucio Dalla è una presenza costante nella mia vita

È appena trascorso l’anniversario della scomparsa di Lucio. Quali le sensazioni?

«Per me Lucio non se ne è mai veramente andato. Non che non accetti la morte, ovvio, ma lui è in tutto quello che canto e che faccio, come uno spirito guida molto presente e potente».

Ron: andrò a trovare Jovanotti al Jova Beach Party

Ron è da sempre un cantautore molto amato e generoso, che spesso suona con altri colleghi. Con chi suoneresti oggi?

«Come testimonial dell’Aisla, l’associazione per la Lotta alla Sla nella quale sono impegnato in prima persona, ho realizzato due album che sono stati venduti con i giornali e con i quali hanno suonato i più importanti artisti italiani, da Jovanotti a De Gregori e tanti altri, è stato davvero bellissimo. Adesso invece andrò a trovare Jovanotti al Jova beach party nella tappa di Viareggio e sono certo che sarà bellissimo. Io amo il live più di tutto in questo lavoro e non ci rinuncerei mai».

La pandemia è stata un brutto periodo per un cantante da palco come lui.

«Sì è vero, ho sofferto molto, ma alla fine ho scritto tantissimo e l’album che uscirà a settembre è proprio la conseguenza di quel maledetto periodo. Intanto già il singolo “Più di quanto ti ho amato” sta andando molto bene».

Un cantautore importante per la nostra generazione che però guarda al futuro e ai giovani musicisti con interesse. Cosa pensa del rap?

«Non sono legato solo alla musica melodica e certi rapper soprattutto americani che uniscono il parlato al cantato, anche blues e raffinato, mi piacciono molto. Credo che anche da noi bisognerebbe cantare oltre che rappare, ovvio che è più difficile, ma chi è bravo – e di bravi noi ne abbiamo – lo sa fare e lo fa».