Lecco, città dei Promessi Sposi torna ad ottobre

Con il mese di ottobre torna, come è ormai tradizione, il Festival “Lecco città dei Promessi Sposi”: una rassegna di eventi e di esperienze che, se da un lato costituisce un riferimento stabile nella programmazione culturale dell’Amministrazione comunale di Lecco, dall’altro si rinnova ogni anno arricchendosi di sempre nuovi stimoli e suggestioni.

Il titolo dell’edizione 2023 “Gli uomini e il tempo mi diran chi sono …” è l’ultimo verso di un sonetto “Ritratto di sè stesso”, scritto da Manzoni nel 1801, mentre ancora soggiornava nel Collegio dei Nobili a Milano, in cui il sedicenne si interrogava se il destino gli avrebbe consentito l’ambiziosa impresa di rinnovamento letterario e civile che già cominciava a vagheggiare.

Un titolo che, come ha sottolineato Tullio Solenghi, star dell’edizione, nel suo videomessaggio alla presentazione del programma, è il più appropriato per questa edizione, che cade il 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni. Una ricorrenza che invita gli italiani a confrontarsi con l’eredità artistica, filosofica, morale e politica di Don Lisander, oltre che sulla perenne e profetica attualità dell’opera del grande scrittore, di cui non si smette mai di scoprire nuovi aspetti.

Un anniversario che Lecco sta celebrando con la rassegna “Una Città per Manzoni”, da maggio a dicembre, comprendendo anche questo festival come apice, insieme al Festival della Lingua italiana realizzato con Treccani Cultura, in programma questo fine settimana.

“Il Festival “Lecco città dei Promessi Sposi” si amplia ancora nei suoi contenuti e nelle sue proposte, sempre indirizzate a favorire un incontro del pubblico, anche dei non addetti ai lavori, con il grande scrittore, con il suo romanzo e con i personaggi e i luoghi che ne sono protagonisti. – ha affermato in apertura la Vicesindaco e Assessore alla cultura del Comune di Lecco, Simona Piazza – Villa Manzoni, ancora quest’anno, ne sarà il cuore: da dicembre, infatti, prenderanno il via i lavori di riqualificazione che ce la restituiranno, nel 2026, totalmente rinnovata e fruibile per interazioni con i cittadini, le associazioni, le scuole, il territorio”.

Da parte sua, il Sindaco Mauro Gattinoni ha sottolineato: “Il nostro territorio è la culla del Manzoni. Il compito della nostra Amministrazione è quello di attualizzarne costantemente la visione e il messaggio, valorizzando il suo ruolo di fattore identitario della nostra Città, elemento di attrazione turistica e stimolo per una produzione culturale”.

A presentare il programma della manifestazione è stato Mauro Rossetto, direttore del Si.M.U.L.: “Le iniziative proposte sono tutte produzioni originali, elaborate dalla direzione del Sistema Museale con alcuni tra i massimi studiosi italiani di Manzoni: ricercatori, docenti universitari, scrittori, protagonisti del palcoscenico musicale e teatrale come Tullio Solenghi, si alterneranno in un connubio tra impegno culturale e occasione per vivere il museo e il patrimonio artistico anche come emozione, sperimentando nuove metodologie per il turismo culturale e conservando quelle consolidate. Per questo, ancora una volta, verranno proposti alcuni contenitori ormai tradizionali (“Quel ramo del Lago di Como”, “Locanda Manzoni”, “Tea Time”, ecc.), che in questi anni sono stati tra gli elementi più apprezzati”.

Il programma degli eventi

Il primo importante appuntamento sarà venerdì 6 ottobre con la grande rappresentazione (120 coristi, 75 musicisti, quattro soliti) della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi nella Basilica di San Nicolò, composta dal maestro di Busseto proprio come tributo alla scomparsa del Gran Lombardo. Il concerto, eseguito dall’Orchestra Vivaldi di Milano, sarà preceduto nel tardo pomeriggio da una cerimonia d’inaugurazione, aperta a tutti (ma con prenotazione obbligatoria fino alla copertura di posti disponibili) con una conferenza di presentazione della Messa da Requiem a cura del musicologo Angelo Rusconi. Per i partecipanti, seguirà la degustazione del nuovo Gin & Tonic dei Promessi Sposi, a base del gin lecchese Ma Và. T’hee faa il Gin!, abbinato ad un piatto cucinato in show cooking dallo chef del ristorante Osteria Manzoni di Barzago.

Sabato mattina, invece, si partirà con la rituale lettura en plein air dell’incipit del primo capitolo del capolavoro manzoniano, nella duplice versione della Prima stesura (trad. Fermo e Lucia) e di quella della Quarantana, davanti al paesaggio descritto. Questa volta si ascolterà la descrizione di Quel ramo del lago di Como … a bordo di un taxi boat, dalla voce dell’attore Luca Radaelli.

Chi vorrà, potrà raggiungere Villa Manzoni per una tavola rotonda rivolta a tutti, ma con particolare attenzione agli insegnanti, dal titolo “Manzoni Pop 2.0: come avvicinare i giovani ad un grande capolavoro della letteratura italiana”, a cui prenderanno parte lo scrittore Stefano Motta (curatore della nuova edizione scolastica de I promessi sposi), Teresa Agovino (docente universitaria autrice di Non basta essere bravi. Bisogna essere don Rodrigo!) e Beppe Roncari (editor e scrittore, autore di Engaged). Sarà anche l’occasione per presentare una ricerca particolarmente aggiornata su come Manzoni continua a parlarci del suo romanzo nelle manifestazioni della cultura di massa, dal cinema alla televisione, e nelle espressioni della lingua dei social network. L’incontro è stato riconosciuto dall’Ufficio Scolastico Provinciale come “Aggiornamento professionale”.

Le radici proto-industriali, l’originario tessuto insediativo conosciuto da Manzoni nei primi anni della sua vita e riflesso nelle attività lavorative dei protagonisti del suo romanzo, verranno rivissute il pomeriggio in una nuova visita guidata dalla guida turistica Marta Civillini.

La giornata si concluderà con l’appuntamento, sempre atteso, di Locanda Manzoni, che come ogni anno costituirà la sede per approfondire il tema annuale del Festival con il contributo di Alessandro Zaccuri (scrittore e Responsabile Comunicazione dell’Università Cattolica di Milano) e Marina Marazza (scrittrice e giornalista, già editor di Disney Italia e collaboratrice di diverse riviste) e le letture teatrali di Tommaso Massimo Rotella e Patrizia Camatel. Come sempre, nella Sala delle Scuderie trasformata in “caffè letterario temporaneo”, la discussione sarà inframezzata dall’apericena a cura dell’CFPA di Casargo.

Nella mattinata di domenica 7 ottobre, dopo un piacevole Breakfast in Villa, verrà presentata ed esposta la donazione di una copia della Ventisettana con una dedica autografa di Alessandro Manzoni alla pittrice Ernesta Legnani Bisi. La donazione è opera della famiglia di Alberto Barzanò, Professore di Storia Romana all’Università Cattolica di Milano, che ha voluto con i suoi fratelli compiere questo gesto in ricordo della madre, diretta discendente della Bisi, ed è costituita da un pezzo di notevole valore collezionistico e storico, essendo tale dedica ancora inedita. La cerimonia sarà arricchita da un convegno sulla Milano artistica e letteraria del Risorgimento, grazie al contributo del Rotary club Lecco.

Il pomeriggio sarà la volta del tradizionale Tea Time in Villa, in cui sarà rievocata l’atmosfera del salotto di via Morone all’epoca della seconda moglie di Manzoni, Teresa Borri, protagonista del fortunato romanzo “Le due mogli di Manzoni” di Marina Marazza. Nel suggestivo ambiente della Casa-Museo, i partecipanti saranno intrattenuti dalle note eseguite dal pianista torinese Giorgio Costa e dalla flautista Elena Cornacchia. Al termine la gustosa pasticceria storica realizzata dagli allievi della Fondazione ENAIP di Lecco.

Tullio Solenghi star della serata conclusiva al Teatro

Domenica sera il Festival si concluderà al Teatro Cenacolo Francescano (ore 21) con un artista tanto popolare quanto grande, che bene incarna la fortuna televisiva del Manzoni POP: l’attore Tullio Solenghi. L’attore genovese, esibendosi in alcune pieces teatrali, rievocherà la realizzazione da parte del trio Marchesini – Lopez – Solenghi de I promessi sposi per la strepitosa versione parodistica, messa in onda il sabato sera da Rai Uno nel 1990. L’attore racconterà le difficoltà incontrate nel produrre gli episodi per l’iniziale diffidenza della Rai, lo stupore positivo nella rilettura “da grandi” del romanzo, le difficoltà e sfide tecniche nel centro diproduzione di Torino, dimostrando come anche la lettura parodistica di un capolavoro letterario, per essere efficace, deve basarsi sullo studio del testo originale e su un serio lavoro drammaturgico.

Il presidente di Acinque Energia, Giuseppe Borgonovo, main partner del Festival: “La nostra adesione a questo Festival, così come a numerose altre iniziative promosse dall’Amministrazione comunale in ambito culturale, nasce dal profondo legame con il territorio da parte della nostra azienda e del nostro gruppo. Manzoni e il suo romanzo è simbolo di energia rinnovabile, che sa costantemente proporsi a distanza di 150 anni dalla sua scomparsa. Con lui condividiamo un rapporto di amore con la città di Lecco”.

Elvio Codega, filatelico, ha illustrato la produzione della filatelia italiana dedicata a Manzoni e ai Promessi sposi, mentre Eugenio Milani, presidente dell’associazione Confcommercio-50&Più si è soffermato sulle due tappe del Premio letterario internazionale Alessandro Manzoni Città di Lecco. Due gli appuntamenti in programma: venerdì 27 ottobre il conferimento del premio al romanzo storico, mentre giovedì 9 novembre quello alla carriera.