Cormorani sul Lario, chiesto intervento urgente in Regione

La presenza ormai massiccia del Cormorano su tutto il territorio regionale e sul Lario in
particolare, ha portato l’ASD sezione provinciale di Lecco – pescatori e subacquei convenzionata FIPSAS, di chiedere all’Assessore Beduschi, ma anche all’Assessore Fermi, al
sottosegretario Piazza, oltre che a tutti i rappresentanti del territorio in Regione un
intervento urgente perché venga rivista la disposizione di abbattere “solo” 346 cormorani su un numero di oltre 9000.

Spiega l’avvocato Simonetti: «Riceviamo ogni giorno fotografie di stormi di Cormorani sul Lario e nei laghi minori, anche oggi nel bacino di Garlate vi era un assembramento di centinaia di Cormorani, siamo in presenza di una vera e propria invasione di uccelli ittiofagi i quali ogni giorno cagionano un danno ittico ed economico notevole».
I precedenti piani prevedevano un numero massimo di capi abbattibili annualmente (tra il 1° ottobre e il 15 marzo) a livello regionale del 10% degli individui di cormorano conteggiati nei dormitori con il “censimento annuale degli uccelli acquatici svernanti in Lombardia – International Waterbird Census”. «Poiché i conteggiati complessivamente nel 2023 sono 9439 e nei dormitori sono stati 6679, ci saremmo aspettati un piano di abbattimento di almeno 667 capi, quasi il doppio di quelli effettivamente autorizzati – ha aggiunto – Apprendiamo, con stupore e sconcerto dal parere di competenza di ISPRA la quale ritiene adeguato l’abbattimento in regione Lombardia di soli 346 Cormorani».
Il Report IWC effettuato in Lombardia nel 2023, qui allegato, espone chiaramente che i capi
di cormorano censiti in Lombardia nel 2023 è pari al n. 9.439 mentre la media del 2002 –
2022 è di n. 6.929 capi, con una variazione media in aumento del 36,2 %
Il piano di controllo selettivo che determina in soli 346 capi abbattibili su tutto il territorio
regionale per il 2023 è chiaramente fondato su dati errati e falsamente motivati poiché solo
in Provincia di Lecco vi sono migliaia di Cormorani e tale dato è in contrasto anche con il
IWC del 2023 che appare sottostimato.

«Oltre a ciò, limitare il contenimento del Cormorano a sole cinque province (Como, Lecco
Varese Bergamo e Brescia e 35 capi nel Lago di Monate) appare un ulteriore decisione errata
e da modificare per una azione di contenimento efficace.
Sebbene il censimento effettuato IWC del 2023 appare sottostimato, si chiede che almeno i
dati censiti (n. 9434 capi) siano utilizzati per effettuare (su tutto il territorio regionale)
l’abbattimento pari al 10%. Quindi con il controllo selettivo di almeno 943 capi».
Va infine evidenziato che l’azione predatoria del Cormorano si sta diffondendo anche sulle
acque pregiate di tipo B, le acque torrentizie dove ogni anno effettuiamo (per conto di
Regione Lombardia) le semine di materiale ittico pregiato come le Trote marmorate, a
proposito di trota marmorata (specie sull’orlo dell’estinzione inclusa nell’allegato 2 della
direttiva 92/43/CEE), occorre notare che i tratti fluviali dove questa specie risulta essere
più abbondante si trovano nelle provincie di Lodi e Cremona sul Fiume Adda ed in
provincia di Pavia sul Fiume Ticino, in nessuna di queste province viene applicato il piano
di controllo del Cormorano!
Tutto ciò, oltre che un danno per la pesca sportiva, professionale, per la filiera
enogastronomica e turistica è una atroce beffa.
Il controllo selettivo di soli 346 capi nel periodo 2023 -2024 è sostanzialmente una violazione
del capitolo 7 del piano ittico regionale poiché è una misura inadeguata a contenere i danni
alla pesca e alla piscicoltura.
Infine la chiusura: «Abbiamo chiesto ripetutamente a Regione Lombardia e all’Assessore Beduschi di farsi interlocutore con ISPRA per un aumento dei capi da abbattere, tuttavia, prendere atto che
nemmeno il report IWC 2023 viene correttamente considerato ci preoccupa.
Se Regione Lombardia ritiene irrinunciabile una mitigazione della pressione esercitata dal
Cormorano, per evitare danni ittici e involuzioni di difficile reversibilità, deve fare di più!»