Politecnico, parte la nuova edizione dell’università dei bambini

Scolaresca all'università dei bambini

Con l’anno scolastico ormai iniziato da qualche settimana, torna anche la nuova edizione dell’università dei bambini, POLIS – La città sostenibile, con il contributo di Rotary Club Lecco. Sono 99 gli alunni coinvolti quest’anno nel progetto.

I partecipanti provengono da tre diverse scuole del territorio: 50 alunni dal Collegio Alessandro Volta, 24 dalla scuola E. Toti di Maggianico e 25 dalla scuola G. Marconi di Pescate.

Un’iniziativa di divulgazione della cultura tecnico-scientifica, diventata ormai un tratto distintivo delle attività del Polo territoriale di Lecco, che mira ad avvicinare i bambini al mondo della scienza e della tecnologia, accrescere in loro un senso di “cittadinanza responsabile” e stimolare lo sviluppo di competenze comunicative nel rapporto con gli adulti. POLIS ripercorre le tappe di un corso di laurea: l’iscrizione, le lezioni, i laboratori, la tesi e la cerimonia di laurea. Il tema del progetto è quello della città sostenibile e sono quattro gli argomenti che via via verranno posti sotto la lente di ingrandimento: ambiente, energia, mobilità e persona.

Sono cinque i laboratori di POLIS – La città sostenibile: IO con, IO senza. Le fortune che non so di avere – Laboratorio su mobilità e barriere architettoniche a cura di Associazione “TRAMM” di Garlate, Architettura che non inquina – Laboratorio sull’efficienza energetica degli edifici a cura di Gabriele Masera del Polo territoriale di Lecco, MOST&CO – Mobilità SosTenibile e COnsapevole – Laboratorio sulla mobilità sostenibile a cura di Giovanna Marchionni del laboratorio Mobilità e Trasporti del Polo territoriale di Lecco. Investigatori dei fiumi – le olimpiadi dei torrenti – Laboratorio sul dissesto idrogeologico a cura di Monica Papini, Alessio Radice e Laura Longoni dei laboratori di Geologia e Geofisica applicata e Idraulica Montana del Polo territoriale di Lecco, La forza del vento – Laboratorio sulle funzioni del vento a cura di Paolo Schito del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano.