Agricoltura: un’ impresa su quattro condotta da donne

L’impresa italiana sta attraversando una silenziosa ma significativa rivoluzione, con un numero sempre crescente di donne al timone. Attualmente, quasi un’impresa su quattro in Italia (22,2%) è condotta da donne, con oltre 1,3 milioni di aziende che rappresentano un esercito di imprese rosa. Questo cambiamento sta portando un vento di innovazione nell’economia italiana, grazie a un rinnovato protagonismo femminile che si riflette non solo nel mondo degli affari ma anche in politica, con esempi come Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, e Elly Schlein, alla guida del Partito Democratico.

I dati provengono da un’analisi condotta dalla Coldiretti basata su informazioni fornite da Unioncamere, e sono stati divulgati in occasione dell’Assemblea di Coldiretti Donne Impresa a Roma. Questo evento ha visto la partecipazione di centinaia di imprenditrici provenienti da tutte le regioni italiane, insieme al presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, al ministro per le Riforme istituzionali, Elisabetta Alberti Casellati, e al ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso.

La maggioranza delle imprese femminili, secondo le stime della Coldiretti, opera nel settore del commercio, con circa 340.000 unità (il 25% del totale). Al secondo posto troviamo l’agricoltura, con un contingente di 203.000 donne imprenditrici (il 15% del totale), seguite dai servizi di alloggio e ristorazione, con 134.000 imprese (il 10%). Questi dati evidenziano che il settore alimentare, in tutte le sue forme, è uno dei preferiti dalle imprese gestite da donne.

La situazione sta migliorando positivamente, anche se persiste ancora un notevole divario di genere, come confermato dall’ultimo censimento dell’Istat. Tale censimento rivela che la percentuale di aziende agricole al femminile rispetto al totale delle aziende agricole è aumentata al 31,5%, grazie a una crescita costante nel corso degli anni. Questo rinnovato interesse per l’agricoltura tra le donne è alimentato dalla percezione comune che il settore agricolo offre opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche per le donne, il cui numero è destinato a crescere nel tempo.

Le donne coinvolte nell’agricoltura stanno cambiando il volto dell’industria agricola, abbracciando una vasta gamma di attività che vanno dall’allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all’agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Tuttavia, il vero motore delle donne nell’agricoltura sono le attività sociali, come le fattorie didattiche e gli agriasili, che contribuiscono all’inserimento nel mondo del lavoro delle donne più svantaggiate, spesso vittime di violenze e abusi.

Anche nelle province di Como e Lecco, le nuove imprenditrici agricole sono giovani e altamente qualificate. Molte di loro hanno una laurea in tasca, spesso non in discipline agrarie ma in settori diversi. Molte donne scelgono l’agricoltura dopo esperienze in campi molto diversi, spinte dalla volontà di cambiare vita. In effetti, quasi la metà delle richieste di primo insediamento in agricoltura per le misure rivolte ai sotto i 40 anni provengono da donne, secondo la Coldiretti.

Oltre il 50% delle donne coinvolte nell’agricoltura svolge più di un’attività connessa alla produzione primaria, concentrandosi principalmente sulla vendita diretta, sull’agriturismo e sulla trasformazione dei prodotti agricoli. La maggior parte di loro ha scelto di dedicarsi all’agricoltura biologica o biodinamica, impegnandosi per una filiera di qualità che tenga conto della sostenibilità, della biodiversità, delle risorse naturali, del paesaggio e del benessere animale. Queste donne sono anche legate al territorio e svolgono un ruolo fondamentale nella promozione e nella valorizzazione delle aree rurali.

In conclusione, la presenza delle donne al vertice delle imprese agricole è in costante aumento, e queste imprese si dimostrano tra le più innovative e resilienti. Le donne imprenditrici sono pronte a scommettere su sfide imprenditoriali difficili e a dimostrare la propria capacità gestionale. Tuttavia, per continuare a crescere e prosperare, è essenziale fornire alle donne opportunità di formazione e sostegno per perseguire obiettivi sempre più ambiziosi.