Camera di Commercio, rallentamento nell’industria lariana nel trimestre

Analisi congiunturale della Camera di Commercio di Como e Lecco, per il secondo trimestre i dati sono in calo. In particolare sono proseguiti i segnali di rallentamento del comparto industriale dell’economia lariana. In provincia di Lecco le variazioni tendenziali di produzione, occupazione e ordinisono tutte negative e in peggioramento rispetto a quelle del primo trimestre: nel periodo aprile-giugno ordini e fatturato mostrano cali superiori ai 5 punti percentuali, mentre nel 1° trimestre 2023 la diminuzione degli ordini era stata di 4 puntipercentuali e il fatturato era cresciuto dello 0,4%. Ulteriore rallentamento per la produzione, la cui variazione passa da -0,3% nei primi tre mesi dell’anno a -3,5%. In lieve peggioramento anche l’occupazione (da -0,1% a -0,2%).

Anche a Como (che comunque mantiene variazionipositive) si nota un rallentamento in tutti gli indicatori (a eccezione degli ordini, la cui variazione tendenzialesale da +3% a +5,6%): produzione da +5,2% a +0,8%, fatturato da +8,7% a +5% e occupazione da +1,6% a+1,1%.

Rimangono positivi in entrambi i territori i valori dell’artigianato,tranne gli ordini esteri in entrambi i territori (-0,6% a Como e -2,7% a Lecco) e, solo per il territorio comasco, gli ordini totali (-2,2% contro il +2,1% lecchese). Va comunque segnalato un rallentamento anche per questo comparto. A Lecco gli incrementi sono statiinferiori per la produzione (+2,3% contro il +4,7% del 1° trimestre 2023) e per il fatturato (+3,8% e +3,9%)mentre migliorano ordini (+2,1% contro +1,4%) e occupazione, (+0,8% contro il -0,6%); quest’ultima, invece, risulta in lieve rallentamento a Como (da +2,5% a +2,2%).

Imprese registrate meno 476 rispetto al 2022

A Lecco le imprese registrate sono 24.487 (per 32.158 localizzazioni) e il saldo dei primi 6 mesi del 2023 tra imprese nate e cessate è pari a -476; rispetto a fine giugno 2022 la variazione del numero delle imprese registrate è stata pari a -4,9%. Nel complesso, le aziende lariane sono diminuite del 3,6% rispetto a fine giugno dello scorso anno (a fronte del -1% lombardo e del -1,2% nazionale), attestandosi a quota 71.660

Le aspettative sono quelle di un altro calo. A Lecco gli imprenditori industriali si attendono un ulteriore rallentamento nel terzo trimestre: torna negativa la differenza tra ottimisti e pessimisti in tutti gli indicatori: per la produzione si passa da un saldo nullo a -23,7%; per la domanda estera da -6,1% a -25% e per quella interna da -11,3% a -21,1%; per l’occupazione da +4,2% a -1,3%. Anche nell’artigianato, restano negativi e peggiorano tutti i saldi: produzione (da -7,8% a -22%), domanda interna (da -15,7% a -28,4%), domanda estera (da -9,3% a -19,6%) e occupazione (da -1,1% a -4,9%). Confermano, invece, i saldi positivi (e sono pure in miglioramento) le aspettative del commercio: la differenza tra ottimisti e pessimisti relativamente al volume d’affari passa da +4,1% a +10,8%, quella dell’occupazione da +8,1% a +9,5%. Viceversa, tornano negative le attese degli imprenditori dei servizi per il volume d’affari (da +15,5% a -6,7%); pur restando
positivo, peggiora anche il saldo dell’occupazione, che passa da +11,9% a +10,1%
Positivi i dati del terziario, in entrambe le province lariane (con la sola eccezione dell’occupazione nei servizi a Lecco, -0,4%), ma la crescita rallenta per quasi tutti gli indicatori: a Lecco rispettivamente +2,6% e +1,1% (contro +4.3% e +3,3%). Il volume d’affari nei servizi
registra un +6,8% a Como e un +8,9% a Lecco (a fronte del +15,1% e del +8,9% della precedente rilevazione); l’occupazione rispettivamente +1,1% e -0,4% (+2% e +7,1% nel 1° trimestre 2023)

Il Presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco, Marco Galimberti commenta così i dati:

“In linea con i segnali che arrivano dal contesto nazionale ed europeo, gli indicatori di performance dell’industria lariana nel secondo trimestre 2023 evidenziano un rallentamento, in parte dovuto alla dinamica economica non positiva della Germania, mercato di sbocco rilevante per l’industria del territorio. Al contempo peraltro artigianato, commercio e servizi lariani riscontrano variazioni perlopiù positive, seppur con andamenti meno apprezzabili rispetto ai trimestri precedenti.
L’incertezza del momento, alla luce del rallentamento del commercio internazionale, si riflette nelle aspettative delle imprese di tutti i settori per il terzo trimestre, orientandole a maggiore prudenza. Le ore di cassa integrazione autorizzate nei primi 6 mesi dell’anno sono in calo, a conferma della resilienza del nostro tessuto economico che, adeguatamente sostenuto, dimostra di essere in grado di affrontare le sfide del mercato”.