Valmadrera, continuano gli eventi con gli autori locali

L’Amministrazione Comunale di Valmadrera presenta la prima edizione della rassegna in cui autori locali, residenti o vissuti a Valmadrera, presenteranno le loro opere di recente pubblicazione.

Lo scopo dell’iniziativa è valorizzare la produzione libraria locale nell’ambito delle iniziative di promozione alla lettura della Biblioteca. Il periodo di pubblicazione delle opere è stato scelto per permettere di presentare dal vivo le opere uscite nel periodo della pandemia, quando tutte le attività di promozione alla lettura erano state sospese o spostate online.

Il secondo incontro si terrà il 27 luglio 2023, alle ore 18.00, presso il Centro Culturale Fatebenefratelli, con la presentazione di Ho baciato Giuda di  Fausto Negri e Senza aria di Corrado Mancini.

Ho baciato Giuda  di Fausto Negri, thriller. La vita sembrava essere ritornata tranquilla a Louisville, da un po’ di tempo non succedeva nulla di così importante, da riempire la prima pagina del giornale locale. Ben presto però si rivelò una calma apparente, stava per scatenarsi l’inferno. Ritornato da alcuni giorni di vacanza, appena entrato nella casa, capì immediatamente che qualcosa non andava. Un cattivo odore gli penetrò dalle narici, tanto da farlo indietreggiare ancora sulla soglia. Era abituato ad ogni scena del crimine, ma questa era troppo anche per lui. Inizia così una nuova avventura di Angelo Bruni che questa volta passa da cacciatore a preda. Nemmeno dei componenti della sua squadra si può più fidare. L’unica che forse potrà aiutarlo è Alexis, la nuova affascinante collega giunta da Chicago. Colpi di scena a ripetizione che vi toglieranno il respiro e vi faranno stare incollati alla poltrona fino alla lettura dell’ultima pagina.

Senza Aria di Corrado Mancini è la drammatica cronistoria, narrata in prima persona, della scoperta dell’autore di aver contratto il Covid19, dei primi giorni di malessere e del peggioramento delle sue condizioni, che l’hanno portato ad essere ricoverato d’urgenza in ospedale. L’autore presenta il diario della sua malattia, raccontata giorno dopo giorno; egli parla della paura, dello smarrimento e dell’insopportabile solitudine che accompagna i malati di coronavirus. Vi sono momenti estremamente toccanti, come quando egli soffre al pensiero di abbandonare la sua famiglia, o altri difficili da sostenere emotivamente, come quando descrive l’orribile sensazione di fame d’aria. Nel racconto ci narra con sensibilità e onestà del suo cambiamento radicale dopo la malattia, e dell’illuminazione che è arrivata in una notte buia in cui, aggrappato alla sua fede, ha instaurato con sé stesso un intimo dialogo interiore, dopo aver sperimentato il disperato istinto di abbandonarsi all’inevitabile