Ok del Ministero per inserire San Pietro di Civate nel nuovo sito Unesco sul monachesimo

C’è l’ok del Ministero della Cultura a candidare l’abbazia di San Pietro al Monte a Civate nei siti Unesco.
È stata da anni la Fondazione Comunitaria del lecchese a portare avanti il progetto e oggi si è detta soddisfatta: «Essere presentati dal Ministero della Cultura per la verifica preliminare ai fini dell’iscrizione alla Lista del Patrimonio Unesco è un grandissimo risultato dopo un lavoro e una storia iniziata parecchi anni fa, condivisa con una cordata di siti sparsi in giro per l’Italia», ha detto Maria Grazia Nasazzi, presidente di Fondazione Comunitaria del Lecchese.

Con la Fondazione si sono adoperati i collaboratori di Links e il coordinatore Longo, «che con professionalità hanno scritto e redatto la documentazione necessaria, ma anche la dirigenza tecnica del Ministero per averci indirizzato con lavoro paziente e proficuo».
L’abbazia sarà inserita ijn un sito che comprende gli “Insediamenti benedettini altomedievali in Italia” e coinvolge, oltre a San Pietro al Monte, anche i monasteri benedettini di Subiaco; le Abbazie di Montecassino, di Santa Maria a Farfa e di San Vincenzo al Volturno; la Sacra di San Michele alle Chiuse in Val di Susa e il paesaggio circostante; il complesso di San Vittore alle Chiuse di Genga; le abbazie di Sant’Angelo in Formis, nei pressi di Capua.
Il passaggio istituzionale maturato in seno al Ministero della Cultura consente ora la presentazione della candidatura a un’ultima fase di verifica preliminare. In caso fosse valutata positivamente dagli organi consultivi, sarà ufficialmente trasmessa al Centro per il Patrimonio Mondiale UNESCO entro il 1° febbraio 2026.
Il sindaco di Civate, Angelo Isella che ha ringraziato tutti fli attori e i colleghi sindaci delle diverse regioni. «Benché manchi ancora una verifica preliminare, è un passaggio fondamentale. Lo Stato italiano propone di mandare all’ufficio UNESCO di Parigi per il 2024 la nostra candidatura. Voglio ringraziare anche tutti i miei colleghi sindaci, le Regioni e gli Amici di San Pietro, nonchè don Gianni Micheli per aver creduto nel progetto. Ho già condiviso i dettagli anche con il nuovo parroco don Luca Civardi».