Monticello, tornano I Promessi Storti del Ronzinante

La rassegna “IoTeatroTuSedia”, organizzata da Ronzinante APS con il contributo del Fondo per il Sostegno delle Arti dal Vivo, finanziato dalla Fondazione Comunitaria Lecchese con Acinque e Lario Reti Holding, arriva al suo penultimo appuntamento e si sposta a Monticello Brianza (presso l’Oratorio di Cortenuova, Via Rimembranze): venerdì 8 settembre alle ore 21,00  verrà presentata l’ultima creazione surreale ed esilarante della Compagnia Ronzinante APS, I PROMESSI STORTI, parodia comica dell’opera manzoniana.

Il pubblico si troverà di fronte un Manzoni inedito e disperato alla ricerca di una compagnia – di qualunque natura – per mettere in scena la sua opera. Nessuno è disposto ad affrontare un lavoro così immenso e complesso, salvo un gruppo di persone che per soldi sono disposti a tutto.

Dopo una rapida contrattazione ed un breve entusiasmo inziale, i sedicenti attori iniziano la pièce nel peggiore dei modi. Solo un elemento rimarrà al proprio posto: la trama de I PROMESSI SPOSI. Il resto, nonostante gli sforzi di Alessandro, andrà tutto storto.

In scena, in una quasi totale anarchia, si vedranno i personaggi che tutti conosciamo: Renzo, Lucia, Don Abbondio, Perpetua, Azzeccagarbugli, Don Rodrigo, Fra Cristoforo, la Monaca di Monza, Agnese, Il Cardinale Borromeo, L’Innominato e tanti altri.  Un susseguirsi di incomprensioni, danze improvvisate, canti stonati, comportamenti anomali, manie di protagonismo e (finti) animali in scena, sono gli ingredienti di una ricetta divertente e grottesca, da gustare in compagnia.

In scena Giuliana Atepi, Lorenzo Corengia, Giuliano Gariboldi, Giorgio Mariani, Antonio Takhim e Emiliano Zatelli, col supporto tecnico di Fabio Pozzoli e Corinne Bargetto.

La Compagnia Ronzinante, nata nel 2001, con 30 produzioni teatrali all’attivo, 800 repliche e oltre 90 riconoscimenti ricevuti a livello nazionale, produce la sua quinta grande parodia dopo Shakespeare, la Bibbia, Cyrano e Otello, sempre con il puro scopo di divertire il pubblico partendo da grandi, enormi, “intoccabili” opere del teatro e della letteratura italiana e mondiale.