Merate, ad agosto nel museo si ammirano i reperti in liquido

Con le scuole chiuse e i campi estivi ormai quasi al termine le visite dei gruppi sono molto meno numerose al Museo di Merate. Tuttavia anche in questo periodo più “tranquillo” il lavoro non manca. Durante il mese di luglio ha avuto inizio il restauro di una particolare collezione, situata principalmente nel deposito del museo e per questo non sempre visibile dai visitatori.
Si tratta della sezione detta “in liquido”, ovvero composta da diversi contenitori di vetro di forme e dimensioni differenti contenenti molte specie animali e vegetali particolarmente delicate. Questi reperti sono immersi in diverse sostanze per la loro conservazione: le più comuni sono la formaldeide o una miscela di acqua ed alcool, come nel nostro caso. 
Il museo di Merate può vantare una collezione di 75 contenitori al cui interno si possono ammirare molluschi, coralli, anfibi, pesci, piccoli mammiferi ed altre forme viventi.
Con il passare dei decenni la naturale evaporazione della soluzione alcolica ha reso necessario un intervento di restauro, attuato grazie al prezioso aiuto del naturalista Carlo Crippa che ha diretto le delicate operazioni.  


Nella vetrina del Deposito Aperto di questo mese si potranno quindi osservare da vicino alcuni di questi esemplari restaurati e nuovamente visibili al pubblico, come l’impressionante natrice dal collare e i piccoli murici. Le meduse e le ascidie appaiono leggere, eteree e particolarmente delicate. Alcuni animali in particolare, proprio per la loro conformazione particolarmente ricca d’acqua, possono essere conservati solamente attraverso questo metodo. 
Gli interventi conservativi permetteranno di preservare i reperti ancora per molti anni ed assicurare un futuro a questa sezione della collezione del museo della città.