L’ultima luna dell’estate, le dichiarazioni

Un festival vivo e vibrante, dove il pensiero può scorrere senza briglie, da ben 25 anni capace di favorire l’incontro e il confronto tra ideologie e generazioni e valorizzare i luoghi più belli del
territorio, con eleganza e competenza e con uno sguardo sempre attento al contemporaneo e alla riflessione.

Le parole del direttore artistico Luca Resaelli

Siamo alla 25° edizione. Ormai da un quarto di secolo, L’ultima luna d’estate è uno spazio di confronto artistico, uno spazio di libertà, dove è possibile riflettere su temi d’attualità. E il tema di
quest’anno è la libertà. La pandemia non ci ha lasciato del tutto e ancora echeggia la voce che, durante le restrizioni, nelle piazze gridava “Libertà, libertà!”. Il virus ci ha messo di fronte alla contraddizione spesso riassunta nella vulgata “La tua libertà si ferma dove incomincia la libertà dell’altro”. Posso fare del mio corpo quello che voglio? Recenti prese di posizione sull’aborto, sull’eutanasia,ull’uso di droghe lo mettono in dubbio. Sono libero di scegliere se vaccinarmi e mettere la mascherina o la mia scelta è obbligata da una superiore necessità?

Questo dibattito etico si è innestato senza soluzione di continuità nel dibattito geopolitico: un popolo può lottare per la propria libertà e autodeterminazione? La libertà è un valore così forte da
giustificare l’uso delle armi? E veniamo all’aspetto che riguarda più direttamente noi artisti: la libertà di espressione sembra più un lusso che un diritto: di fatto la maggior parte dei paesi del mondo, essendo governati da regimi autoritari, non la consente; ma il paradosso è che anche nei paesi democratici fenomeni come il “politically correct” e la “cancel culture” stanno generando un moralismo di ritorno che fortemente limita la libertà di esprimersi. Eppure, sembrava che la storia andasse nella direzione tracciata dal secolo dei Lumi e dalla
Rivoluzione Francese, dove la parola Libertà fiammeggiava, o nei versi di Paul Eluard: “Sui quaderni di scuola, sul mio banco e sugli alberi, sulla sabbia sulla neve, scrivo il tuo nome,
Libertà”. Quest’anno chiameremo a riflettere con noi pensatori come Vito Mancuso e Paolo Rumiz, passeremo attraverso autori emblematici come Joyce e Jarry, Pirandello e Flaiano, ci occuperemo di artisti come Joseph Beuys e Janis Joplin, tratteremo di mafia e terrorismo. Sarà, come sempre, un Festival popolato di spettacoli vivi, pulsanti, in cui il pensiero può correre
senza briglie. Realizzato da lavoratori e artisti che la libertà la difendono con il proprio lavoro”. Luca Radaelli – direttore artistico L’Ultima Luna d’Estate.

Le dichiarazioni di Marta Comi, vicepresidente del Consozio Brianteo

“L’ultima luna d’estate nasce 25 anni fa come progetto culturale ed è diventato oggi un pezzo della storia della nostra terra. È un progetto a cui partecipa un’intera comunità, istituzioni, associazioni, privati, un pubblico che non è mai solo spettatore, il territorio intero. Una comunità che contribuisce, attraverso l’arte, a salvare la bellezza del mondo”. Marta Comi, vicepresidente del Consorzio Brianteo Villa Greppi