Lecco Film Fest 2023, il Rosario Livatino con Giulio Scarpati incanta

Nella serata di sabato 8 luglio, nell’ambito della quarta edizione del Lecco Film Fest, è stato proiettato in piazza Garibaldi il film dal titolo Il giudice ragazzino, diretto da Alessandro Di Robilant, e introdotto da Giulio Scarpati, che grazie a questo ruolo ha vinto il David di Donatello come protagonista, e dal produttore Maurizio Tedesco. L’incontro è stato moderato da Federico Pontiggia della Rivista del Cinematografo.

Il film narra la vicenda del magistrato Rosario Livatino, che in provincia di Agrigento negli anni ’80 si batte contro la mafia. Il 21 settembre 1990 Livatino viene assassinato mentre percorreva una strada provinciale e del delitto fu testimone oculare Piero Nava, che permise l’individuazione degli esecutori. Livatino oggi è venerato come beato e martire dalla Chiesa cattolica.

L’evento al LFF

«Incontrammo i genitori durante la lavorazione – racconta Giulio ScarpatiAlla fine dell’incontro il padre mi abbracciò e si mise a piangere. Fu una cosa molto emozionante. Pensavo che la passione di Livatino fosse una cosa fatta ad arte invece la sua stanza era piena di videocassette di tutti i generi. È stata un’esperienza fortissima e avevo paura quando lo stavo preparando perché incarnavo una persona reale. Per farlo ho letto i libri di Cosa nostra. C’era pochissimo materiale su di lui, non c’erano molte testimonianze, ma ho parlato con molti magistrati che lo avevano conosciuto. Il nostro mestiere significa realtà ma anche suggestione. E la prima cosa che ho fatto quando sono andato in Sicilia è stato andare sul posto dove era stato ucciso»

«Esisteva un libro di Nando Dalla Chiesa su questo argomento. Ci siamo ritrovati davanti a una figura abbastanza complessa come quella di Livatino. Nel film c’era anche Sabrina Ferilli che è stata bravissima» dice Maurizio Tedesco.

«Livatino una figura straordinaria di uomo, di magistrato e di credente» dice il direttore di TV 2000 e Radio InBlu Vincenzo Morgante.

Sul palco è poi salito Lorenzo Bonini, curatore del libro Io sono nessuno. Da quando sono diventato il testimone di giustizia del caso Livatino, di Piero Nava (Rizzoli). Bonini ha consegnato una copia del romanzo autografato dallo stesso Piero Nava a Giulio Scarpati.