La “signora delle Comete” incanta Villa Sormani alla sesta edizione del Premio Arte&Cultura

«Ho sgobbato tanto, ma sono stata anche fortunata e comunque la cosa più bella che abbia realizzato è stata la mia famiglia con 5 figli e 7 nipoti, in tempi in cui era impensabile che una donna lavorasse, tantomeno che lo facesse come ingegnere». A parlare con una lucidità e un’empatia incredibile che ha incantato la platea degli ospiti di Villa Sormani a Missaglia, sabato 24 giugno, è Amalia Ercoli Finzi, 86 anni, prima ingegnera aerospaziale della storia italiana, ancora attiva come Consulente della Nasa. È stata lei che ha guidato la missione della sonda Rosetta su Marte e che ha realizzato il Rover che tornerà sul pianeta. A lei è stato addirittura dedicato l’Asteroide 2.40 e a lei è stato consegnato uno dei premi alle eccellenze dell’arte e della cultura promosso dal Conte Alberto Uva nella splendida cornice della Villa di Missaglia. «Noi italiani abbiamo una marcia in più e nel mio lavoro lo dimostriamo ogni giorno – ha raccontato illustrando i progetti realizzati con l’Esa – peraltro sono felice che finalmente in una delle missioni della stazione internazionale ultimamente ci fossero due donne, due amiche». A lei e agli altri eccellenti premiati sono state consegnate le splendide sculture di Francesco Triglia che raffigurano una sirena.


«L’identità e la storia sono in questo luogo fortissime – ha detto il Conte Uva, vulcanico anfitrione e organizzatore di tanti eventi che fanno vivere e aprire a tutti la Villa – ho voluto anche la banda di Besana perché è un altro simbolo della eccellenza del territorio nel mondo, come la Dallara esposta all’esterno».
Presente all’evento al quale hanno partecipato un centinaio di persone, Paolo Redaelli, Sindaco di Missaglia: «Sono felice che qui ci sia questo luogo tenuto così vivo dal Conte Uva e con lui abbiamo un sogno: restaurare la Chiesa di Santa Croce del 1200 che insiste nel Parco della Valle del Curone e che è unica, nonché abbiamo stipulato un protocollo d’intesa per il necessario restauro delle due colonne etrusche conservate nella Villa».
La serata è stata allietata dalle note di Haendel e Vivaldi proposte da Gabriele Bolletta, l’artista che cura la rassegna Opera in Villa e che si prepara ad esportare il format oltre oceano insieme ad artisti straordinari come Hiroko Morita , AI AwataImanol Laura e Yuka Gohda.

Gli altri premi sono stati consegnati a Giorgio Pozzi patron delle Officine della Scala, al museologo e critico d’arte Maurizio Vanni, al regista e scrittore internazionale Tommaso Santambrogio, al giovane ma già mondiale pianista Andrea Molteni, a Jacopo Tirelli conosciuto come Iaioswsky che ha creato un quadro dialogando con la musica che è stato battuto all’asta il cui ricavato andrà ad un progetto di neuroscienze applicato alle malattie degenerative del cervello portato avanti dal San Raffaele. Una menzione speciale è stata consegnata ad Andrea Cortina giovane amministratore delegato di Uno Mobile, che ha portato la realtà imprenditoriale ad una crescita esponenziale senza alcun aiuto pubblico e al maestro GABRIELE BOLLETTA. Il prof Timo ha poi illustrato il dipinto di Pino Negri Le Stagioni della vita di fattura seicentesca.

La serata si è poi conclusa con una cena allestita sulla terrazza della villa realizzata da Alessandro Rausa del Partycolare che ha proposto un menu con prodotti sostenibili provenienti anche da coltivazioni di alcune carceri italiane. Adesso appuntamento al 9 luglio per la Carmen di Bizet.