La Cgil Lecco ricorda Giuseppe di Vittorio con uno spettacolo

Il 3 novembre 2023, alle ore 9:30, presso lo Spazio Teatro Invito di Lecco, CGIL Lecco, FLC CGIL Lecco e l’Associazione Pio Galli promuovono la messa in scena dello spettacolo teatrale “Nato senza camicia. Giuseppe Di Vittorio ieri, oggi e domani”. Questo evento è dedicato al ricordo del grande sindacalista Giuseppe Di Vittorio, scomparso il 3 novembre 1957 proprio a Lecco, dove era giunto per inaugurare la Camera del Lavoro. Lo spettacolo è indirizzato agli istituti scolastici superiori, in particolare alle classi quinte, che trattano la storia del movimento operaio nel loro programma di studi, analizzando la storia del sindacato dalle prime società di mutuo soccorso dell’Ottocento al consolidamento delle organizzazioni sindacali di massa nel Novecento.

Il protagonista della pièce è Mario Melandri, interpretato dall’attore Carlo Albè, un giovane sindacalista che cerca di coinvolgere le lavoratrici e i lavoratori nel sindacato. Questi lavoratori, inseriti in un mondo del lavoro frammentato come quello attuale, spesso si sentono soli, isolati e lontani da un’organizzazione sindacale che spesso nemmeno conoscono. Melandri racconta loro le gesta e la storia umana di Giuseppe Di Vittorio, primo Segretario Generale della CGIL dopo il regime fascista. Di Vittorio aveva iniziato a lavorare come bracciante a soli 10 anni per sostituire il padre morto in un incidente sul lavoro. Era cresciuto in una Puglia in cui dominavano i latifondi, l’analfabetismo era diffuso e lo sfruttamento era una realtà quotidiana.

Nonostante le apparenti differenze tra quella società passata e quella attuale, lo spettacolo solleva la domanda se anche gli attuali lavoratori, come i corrieri di Amazon, i rider, i lavoratori dei call center, le badanti e i precari di tutti i settori, possano essere considerati “nati senza camicia”.

Lo spettacolo mira a coinvolgere gli studenti e le studentesse, consentendo loro di esaminare la vita di un uomo che ha attraversato i principali eventi storici del secolo scorso. Inoltre, mette a confronto il mondo del lavoro del passato con la realtà attuale, concentrandosi sulle sfide dei “sfruttati 2.0”. Infine, l’evento si conclude con una domanda fondamentale: cosa possiamo fare per portare effettivamente un cambiamento?