I Luoghi dell’Adda, gli appuntamenti del 23 e 24 giugno

Lo spettacolo Strof
Strof

Nuovo appuntamento nel weekend per la rassegna teatrale I Luoghi dell’Adda, a cura di Teatro Invito, giunta quest’anno alla diciottesima edizione. Sono quattro gli spettacoli in programma questo fine settimana. Ecco gli spettacoli in programma venerdì 23 e sabato 24 giugno.

I primi due spettacoli

Domani, venerdì 23 giugno alle ore 21.15, nella Piazzetta Basilica Autarena di Fara Gera d’Adda, andrà in scena Antonio e Cleopatra, una produzione Shakespeare, per la regia di Solimano Pontarollo, adattamento testi di Andrea de Manincor, con Sabrina Modenini e Solidano Pontarollo, coreografie di Varhynia Ziliotto e scenografia di Simone Tessari. In caso di pioggia recupero all’Auditorium in piazza Patrioti.

La descrizione dello spettacolo: «Immaginate un camerino, uno specchio pieno di luci davanti al quale attrici e attori – meglio se dive o divi – si acconciano. Immaginate un diverbio di coppia … immaginate un assedio costante alla privacy, all’intimità, immaginate lo star system, immaginatelo anche collocato in uno dei momenti più complessi della storia antica … come se fin dalla vetusta romanità la fama – che nella contemporaneità ha preso le più differenti declinazioni (rotocalco, rivista scandalistica, social, twitter, instagram, tik tok) – fosse corsa di bocca in bocca a parlare ad un certo punto solo di quei due, proprio quei due là: Antonio e Cleopatra, binomio inscindibile. Ecco, la nostra versione di Antonio e Cleopatra, opera scespiriana di cui rimane incerta la datazione e anche la collocazione di genere – stando ai dubbi dei critici, non siamo veramente sicuri che sia tragedia, facente parte dell’ambito di quelle opere “historical” a sfondo imperiale (Coriolano, Giulio Cesare, Titus) o un tentativo di parodia della stessa – intende percorrere il crinale di questa ambiguità di stile : ossia, a cosa effettivamente dobbiamo prestare più attenzione, all’interno dell’opera? Alla specifica vicenda dei due personaggi? Al loro conflitto, che li costringe a mutare in continuazione da una posizione protagonista ad una antagonista? Al finale tragico o a quello grottesco, non credibile, di corpi riversi l’uno sull’altro, ma che paradossalmente ha il sapore della maggior fedeltà storica? Non è forse una lotta fra egoismi, la loro, una di quelle battaglie che possiamo annoverare fra “prime donne” – termine che non casualmente utilizziamo – tale da produrre inciampi, incertezze, ambiguità anche nei comportamenti? La vicenda si ingarbuglia fra rimandi, abbandoni, tentativi di seduzione da parte della capricciosa Cleopatra di messaggeri compiacenti, tradimenti di amici che non si aspettano il generoso vigore e l’assoluzione di quegli stessi tradimenti di parte di Antonio … insomma ancora una volta Shakespeare costruisce una trama di colpi di scena e di inaspettate virate, ma lo fa, se fosse ancora il caso, con una modernità che è già gossip, pettegolezzo, amore da copertina, feuilleton, romanzo, soap. Due che si strappano i capelli – quando ce li hanno – due che si mandano a quel paese, due che si riamano, due che si lasciano e si uniscono, due che muoiono. Davanti a quello specchio da camerino immaginiamoci i due divi più scandalosi della storia del cinema del ‘900, Liz Taylor e Richard Burton, per eccellenza Antonio e Cleopatra – ma anche Petruccio e Caterina con Zeffirelli – rappresentanti, altrettanto per eccellenza, di eccesso e genialità, che si sfidano a colpi di battute, a sorsi di Bourbon e a chi la sparò mai più grossa sui giornali: un amore difficile, una storia di contrasti, ma pur sempre un’eterna storia d’amore, con una colonna sonora di evergreen pop, una storia di quelle da far impallidire Ferragni e Fedez»

Sabato 24 giugno alle ore 21.15 presso la Corte di Giorgio, frazione Aizurro ad Airuno – dopo l’aperitivo delle 19.30 in Corte a cura di Ass. Amici di Tino con prenotazione obbligatoria a 5 euro, andrà in scena Strof, una produzione Teatro delle Garberie, AriaTeatro. Con Iacopo Candela, Andrea Cavallaro, Denis Fontanari e Maria Giulia Scaracella, musiche originali di Candirù, regia e drammaturgia di Maura Pettorruso, illustrazioni Ruggge. Recupero in caso di pioggia al CineTeatro Smeraldo, via Postale Vecchia, 24.

La descrizione dello spettacolo: «Strof è un dialogo tra la notte sognante e quella insonne, un viaggio nell’identità e negli stati dell’anima figli delle montagne e delle tenebre che li confinano e nutrono. Cosa ci pietrifica? Cosa ci mette in fuga? Perché temiamo l’ignoto mentre il conosciuto passa spesso sotto i radar? Un ragionamento sul buio, vissuto con gli occhi di chi vive in territorio montano. Canzoni, poesie e letture raccontano l’oscurità delle notti e degli animi. I ritratti dei personaggi folklorici che abitano le tenebre della tradizione alpina tramandano in maniera poetica le sensazioni indotte dall’oscurità e dalle sue suggestioni mentre storie contemporanee accentuano il contrasto tra il buio e la luce di oggi, in esplorazione delle zone d’ombra dove coltiviamo i pensieri che non si vogliono mostrare. Un campionario di mostri, santi, animali, soprattutto donne e uomini. L’impianto di chitarra acustica, pianoforte e voci gioca con le atmosfere della tradizione paesana, prende forza dalle melodie pop del cantautorato indipendente contemporaneo e sorregge un viaggio tra le sfumature più nere della nostra tradizione e del nostro oggi»