Festival Treccani, pienone per le conferenza del debutto

Sala gremita e pubblico attento: la sesta edizione de Il Festival Treccani della lingua italiana #leparolevalgono debutta giovedì 21 settembre con un successo atteso ma non scontato.

Interventi e lectio magistralis si sono succeduti a ritmo serrato, incantando i presenti davvero numerosi.

“L’Italia che non cresce e i giovani expat”, a cura di Alessandro Rosina, professore ordinario di Demografia e Statistica sociale dell’Università Cattolica di Milano, e Sara Sanzi, autrice e conduttrice radiofonica di Rai Radio 3, ha aperto la rassegna e fatto il punto sui fenomeni demografici in atto in Italia, descritti con tre parole “deigiovanimento, neet ed expat”. Rosina ha spiegato che “se pensiamo al futuro come ad una casa, i giovani sono i mattoni e in Italia ne abbiamo meno, perché il basso tasso di natalità porta non solo a un invecchiamento della popolazione, ma soprattutto a un deingiovanimento cioè a una riduzione del numero dei giovani. Ne sprechiamo di più, nel senso che ci sono molti neet giovani che non studiano e non lavorano, e ne regaliamo agli altri Paesi con gli expat che spesso partono per fare un’ esperienza e poi trovano all’estero condizioni migliori per il loro sviluppo”. Sanzi ha sottolineato la necessità di politiche dedicate per trasformare “le risorse perse in risorse sparse” anche superando il concetto di confini ed approdando all’idea di rete. “Dobbiamo pensare ad un’Italia diffusa costituta dai giovani expat e arricchita dallo scambio, ma per farlo dobbiamo essere attrattivi e favorire la circolazione dei giovani, non l’allontanamento definitivo dal nostro Paese”. Un nodo di non semplice soluzione, destinato a riverberarsi sul futuro sociale, ma anche economico dell’Italia.

Intenso e illuminante l’intervento “Il prodigio della lingua. Quel mondo che condividiamo” a cura di Donatella Di Cesare, professoressa ordinaria di Filosofia Teoretica della Sapienza. Partendo dall’assunto che la lingua sia “l’organo” della nostra interiorità che se non fosse articolata non lascerebbe traccia, ha sottolineato come la lingua incida nella nostra intimità e articoli il nostro mondo. “Ogni lingua è una visione del mondo – ha detto – non nel senso di concezione, ma di articolazione semantica. Per esempio noi italiani distinguiamo tra amare e voler bene. Noi siamo dentro il linguaggio e condividiamo questa visione”. Ha poi indagato le due dimensioni della lingua, quella orizzontale del dialogo tra un tu ed un io, e quella verticale, del dialogo con chi ha parlato la lingua prima di noi e ce l’ha consegnata come eredità. Ha sottolineato la pari dignità di ogni lingua e ha poi avvertito sul rischio di avviarsi ad un utilizzo meramente strumentale di un linguaggio globale, tecnico. “Per contrastare questo depauperamento che potrebbe riguardare anche la nostra interiorità esiste una sola possibilità: il dialogo tra le lingue, uno scambio che non smarrisca la profondità semantica in semplici tecnicismi”.

Ha chiuso le conferenze della prima giornata del festival Laura Tiburzi, dello Studio Mario Cucinella Architects “Architetture per il terzo millennio” che ha raccontato lo stupore di progettare edifici, pensare e ripensare spazi capaci di migliorare il benessere di chi li vive e di essere sostenibili, presentando una serie di progetti

davvero sorprendenti. “Dobbiamo concederci bellezza – ha detto – ripensandola con canoni contemporanei, che comprendano anche la sostenibilità” e ha accompagnato i presenti in un viaggio tra materiali, storia, natura e strumenti tecnologici tra cui il BIM (Building Information Modeling).

Attesa, infine, per il debutto di “Tra parole e musica”, che alle 20.30 vedrà protagonisti sul palco dell’auditorium Casa dell’Economia di via Tonale Diodato in dialogo con la scrittrice Valentina Farinaccio.

Domani, venerdì 22 settembre si riparte al mattino con gli incontri aperti al pubblico, che prenderanno il via alle 10:00 a Palazzo Falck – nella Sala Conferenze Confcommercio – con l’etologo e accademico dei Lincei Enrico Alleva, che terrà la lezione “Animali stupefacenti, animali stupefatti”, seguito da Francesca Rigotti, filosofa e saggista, che alle 11:00 terrà la lectio magistralis dal titolo “Stupore”,

Sempre in mattinata si svolgerà il secondo incontro dei due cicli di laboratori per studentesse e studenti delle secondarie di secondo grado curati da edulia-dal sapere Treccani e da Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, i quali terranno la lezione: “Una lingua stupenda. Biografia dell’italiano”. Nella stessa giornata si svolgerà alle ore 17:00 presso il Politecnico di Milano-Polo territoriale di Lecco il laboratorio: “Lo stupore. La particolarità unica di ogni qualcosa” a cura di Marco Ghilotti, professore di Architettura al Politecnico di Milano. Nella stessa occasione Marco Canzi, presidente del Gruppo Acsm-Agam, parlerà agli studenti e alle studentesse del Politecnico dell’importanza dell’innovazione nel mondo contemporaneo.

Il Festival Treccani della lingua italiana #leparolevalgono – è organizzato a Lecco dalla Fondazione Treccani Cultura e dal Comune di Lecco, con il patrocinio e il contributo della Regione Lombardia e della Camera di Commercio Como-Lecco; in collaborazione con Intesa Sanpaolo e il Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco; con il contributo di Univerlecco, Acinque, Fondazione Giancarlo Pallavicini, Fondazione Comunitaria del Lecchese, Linee Lecco, BCC Valsassina, BCC Brianza e Laghi, Novatex, Confcommercio Lecco, Confindustria Lecco e Sondrio, Confartigianato Imprese Lecco; con il sostegno di Treccani Reti, edulia-dal sapere Treccani, Treccani Accademia. Media partner: Rai Cultura e Rai Radio 3.