Festival Treccani, Nada: «Lo stupore è meraviglioso»

Nada al Festival Treccani

La cantante Nada è stata ospite al Festival Treccani della lingua italiana #leparolevalgono, all’Auditorium Casa dell’Economia, intervistata da Paolo Di Paolo. Nada è partita dalla difficoltà, nella società contemporanea, di stupirsi: «Oggi sembra che sia sempre più difficile stupirsi, perché ci si è abituati a tutto. Invece lo stupore è meraviglioso. Mi viene in mento quando si è bambini e ogni cosa ci sorprende. Il suono della parola stupore mi ispira la bellezza»

Il racconto della carriera

Nada ha parlato anche dell’inizio della propria carriera e in particolare della passione per la scrittura e la musica: «Quando canti devi essere onesta e sincera; quello che canti devi sentirtelo. E a un certo punto i testi che mi proponevano non mi soddisfacevano più. Così ho preso una lunga pausa, nonostante i miei discografici mi spingessero a continuare a sfruttare il successo che avevo, per iniziare a sperimentare la scrittura dei miei testi. A spingermi fu l’incontro con Piero Ciampi. E così scrissi il mio primo album, tutto con canzoni scritte da me. Fin da bambina me lo dicevo che avrei voluto scrivere: ho sempre amato raccontare. Ma lo ritenevo un lavoro serio e non mi sentivo pronta. A poco a poco poi mi sono lasciata andare, ed è stato bellissimo anche se faticoso. Del resto scrivere è conoscere se stessi. E io, scrivendo, sono diventata una persona migliore. Ho scoperto tante cose su me e degli altri a cominciare dalle fragilità che ciascuno di noi ha»

Con Paolo Di Paolo, Nada ha parlato anche del suo ultimo libro, Come la neve di un giorno, prima di esibirsi con alcune delle sue canzoni più famose come Amore disperato e Luna in piena: «Sono cresciuta nella natura con un babbo che si alzava presto e io lo seguivo. Amavo i colori e i profumi, che segnano e identificano le stagioni. Il cambio delle stagioni è una certezza. Io sto bene quando sto in mezzo alla natura, perché ti senti parte di una cosa grande e prendi consapevolezza del tuo essere piccolo. Non sono cattolica ma quando vedo un tramonto da casa mia è come una preghiera»