Casatenovo, inaugurata dalle classi quinte elementari una targa dedicata a Falcone

Nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 31 maggio, gli studenti delle classi quinte delle scuole elementari dell’istituto comprensivo di cui fanno parte C.na Bracchi Capoluogo, C.na Grassi e C.na Crotta, si sono riuniti davanti al Comune di Casatenovo per ricordare Giovanni Falcone, vittima della famosa strage di Capaci.

Oltre alle autorità, rappresentate dal comandante della Polizia Locale Matteo Tocchetto e dal luogotenente della stazione dei Carabinieri Christian Cuciniello all’incontro erano presenti il vicesindaco Marta Comi, l’assessore all’istruzione Gaetano Caldirola, l’assessore ai lavori pubblici Daniele Viganò e il dirigente scolastico dell’IC Renzo Izzi.

L’assessore Caldirola ha iniziato dicendo: “Lo scorso anno abbiamo piantato questo albero, simbolo di quanto la giustizia e il senso della legalità vadano coltivate con il tempo, che deve ancora crescere, con le ex classi quinte, la nostra volontà è quella di mantenere questo un appuntamento fisso, in modo che di anno in anno gli alunni delle classi quinte abbiano modo di ricordare la strage del giudice Falcone e con essa l’importanza della giustizia”. 

La Floricoltura Colombo, ha donato circa un centinaio di fiori, che sono stati disposti intorno alla pianta, i quali rappresentano ognuno degli studenti, che porta avanti ideali di giustizia, l’assessore Caldirola, in riferimento a questo gesto, ha spiegato agli alunni: “Quando pensiamo alla mafia, nella nostra mente è qualcosa di lontano. Dobbiamo però ricordarci che non si può essere indifferenti davanti alle ingiustizie, anche le più piccole, con le quali ci confrontiamo ogni giorno”.

Renzo Izzi, il dirigente scolastico, ha voluto condividere il proprio pensiero in memoria di Falcone dicendo: “Tutti noi, sin dalla giovane età, dobbiamo imparare a non stare mai zitti di fronte alle ingiustizie, bensì batterci per le persone più deboli e fare della legalità un nostro valore fondamentale”. 

Successivamente, gli alunni delle classi quinte, hanno presentato il loro progetto, dedicato alla scoperta di Falcone grazie alla lettura del romanzo scritto da Luigi Garlando, “Per questo mi chiamo Giovanni”, dal quale sono scaturite delle riflessioni riguardo al coraggio e alla ricerca del bene comune che aveva il magistrato, per il quale gli alunni hanno realizzato poesie e cartelloni e hanno così commentato: “Ci siamo chiesti come facesse Falcone a non avere paura di fronte alla cattiveria che vedeva quotidianamente, le sue azioni, piene di coraggio, hanno mosso anche noi obbligandoci ad interessarci del bene comune”.

Alcuni degli studenti, insieme al vicesindaco Marta Comi, hanno alzato il drappo, inaugurando la targa dedicata al magistrato, che riporta la frase tratta dal libro di Garlando: ”Forse la felicità, quella vera, non c’entra con le cose da fare o da avere; forse la felicità vera arriva da un grande ideale che dà senso profondo a tutta la vita e che ti trasmette ogni mattina la gioia di una giornata nuova”. 

“Perché un Paese possa peggiorare, basta che i buoni non facciano il proprio dovere -ha concluso Marta Comi- questa frase, riassume il significato di giustizia e legalità, dobbiamo sempre perseguire il bene, mai lasciare indietro qualcuno in difficoltà, bensì camminare uno al fianco dell’altro”.