Carlo Mauri, prorogata fino a gennaio la mostra al Palazzo delle Paure

Foto di Carlo Mauri

È stata ufficialmente prorogata fino a domenica 8 gennaio 2023 la mostra “Carlo Mauri, nato in salita”, dedicata all’alpinista lecchese in occasione del 40° anniversario della scomparsa.

Ideata dal Servizio Cultura e Grandi Eventi del Comune di Lecco e curata da Francesca Mauri e Paolo Vallara, la mostra è esposta presso il Polo della Montagna (3° piano del Palazzo delle Paure).

La biografia di Carlo Mauri

Classe 1930, Carlo Mauri è stato uno dei soci più rinomati del Gruppo Ragni Grignetta di Lecco. Dopo aver accumulato diverse importanti ascensioni sulle Alpi, raggiunse la vetta del Monte Sarmiento nella Terra del Fuoco nel 1956. Insieme a Riccardo Cassin e Walter Bonatti salì in vetta al Gasherbrum IV nel 1958. Esplorò tutto il pianeta, sperimentando anche le spedizioni su imbarcazioni e a cavallo, realizzando diversi documentari. Morì improvvisamente d’infarto mentre era impegnato nella via ferrata del Pizzo d’Erna il 31 maggio 1982, a soli 52 anni. Affetto da pseudoartrosi infetta della tibia sinistra, Mauri fu il primo italiano a farsi operare ad una gamba con la tecnica dell’apparato di Ilizarov di distrazione osteogenetica, grazie al professor Ilizarov. L’opera esposta in Piazza XX Settembre a Lecco, è la rappresentazione dell’apparato dell’ortopedico russo Gavriil Abramovič Ilizarov: un fissatore esterno chirurgico di distrazione osteogenetica che può essere utilizzato per allungare o modificare la forma delle ossa degli arti superiori e inferiori. La struttura è alta 3,5 m con un peso complessivo di circa 400 kg. Opera realizzata dall’artista albanese Jetmir Pjeternikaj (Jet).