Al Museo Manzoniano di Lecco donata la ventisettana dei Promessi Sposi

Il Festival “Lecco città dei Promessi Sposi” continua a sorprendere. Protagonista della terza giornata del festival un gesto di grande valore culturale: la donazione Barzanò al museo manzoniano di Lecco.

La mattinata inizia con un piacevole momento di convivialità, ospitato nelle scuderie di Villa Manzoni: la ‘’Breakfast in Villa’’, curata dai giovani cuochi della Fondazione ENAIP Lombardia, che ha proposto un menù ispirato alla doppia identità culturale di Alessandro Manzoni, con una selezione di sablée francesi e brioche italiane.

Seguono gli interventi moderati da Barbara Cattaneo, il cui legame personale di amicizia con la famiglia Barzanò ha reso l’evento ancora più significativo. I saluti di Simona Piazza, vicesindaco e assessore alla Cultura Comune di Lecco, Francesco Locatelli, presidente Rotary Club Lecco, e Mauro Rossetto, direttore del Museo Manzoniano, sottolineano l’importanza di una squadra solida per la promozione e valorizzazione della cultura manzoniana nel territorio locale.

Successivamente, con particolare emozione, Alberto Barzanò, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha condiviso il suo legame familiare con Ernesta Legnani Bisi, sua quatris nonna, a cui Manzoni riservò una dedica speciale nell’edizione della Ventisettana da lei posseduta. Nel suo intervento, l’excursus del suo albero genealogico intrecciatosi con la vita del celebre scrittore ha portato alla luce aneddoti e storie di vita sconosciute alla grande pubblico.

Ernesta Legnani Bisi, incisore e pittrice, è nota per aver realizzato l’unico ritratto acquerello della famiglia Manzoni, prima della scomparsa dei figli. Il suo impegno non si è limitato solo all’arte: fu un’attivista contro la dominazione austriaca e partecipò attivamente ai moti risorgimentali dell’Ottocento.

L’incontro si è poi spostato nella Cappella di Villa Manzoni per l’inaugurazione dell’esposizione. La Ventisettana verrà successivamente trasferita nella mostra permanente della Sala 6 del museo.

Il convegno è proseguito con l’intervento dell’archivista e paleografa Maria Cristina Brunati, che ha approfondito la figura artistica e politica della Bisi, ripercorrendo i suoi legami amicali e professionali con alcune delle donne protagoniste dei moti rivoluzionari ottocenteschi, quali Cristina Tribulzio e Bianca Milesi. Donne che amavano dibattere di politica e parteciparvi direttamente. Infatti, facevano parte della società delle giardiniere, la controparte femminile della Carboneria.

Ha concluso il convegno Mauro Rossetto, esponendo le peculiarità narrative e linguistiche della Ventisettana rispetto alla versione precedente, sottolineando quello che Manzoni stesso chiamava ‘’il suo eterno lavoro’’ di revisione e riscrittura.

Il festival riprenderà nel pomeriggio con il concerto della pianista Giorgia Costa e la flautista Elena Cornacchia, intitolato ‘’Il salotto di Lisander e Teresin’’, accompagnato da una degustazione di biscotti e friandises in collaborazione con Fondazione ENAIP Lombardia.