A Barzio l’11 agosto arriva La donna del gioco

Lo storico dell’arte Vico Dorio, implicato nelle vicende di un gruppo terroristico, deve dare le dimissioni dalla Soprintendenza di Milano e tornare a Città Lariana, dove apre una galleria di arte contemporanea. Per caso scopre nell’archivio storico cittadino i documenti terribili di un processo per stregoneria del 1571.
Il romanzo prende spunto infatti da documenti d’archivio che l’autore recentemente stava studiando e che riguardano processi a streghe avvenuti nel XVI secolo tra Alta Lombardia e Engadina.
Nasce così un romanzo singolare e avvincente che alterna in parallelo le vicende esistenziali dell’inadeguato gallerista con quelle dei personaggi storici, realmente esistiti, di quegli antichi processi. Due storie affiancate che si intrecciano e sovrappongono continuamente con perturbanti risonanze. 
Con quale centro si possa identificare Città Lariana, Como o Lecco, non è dato sapere . Invece le altre citate nel testo sono tutte località che si trovano davvero nei territori tra lago di Como, Valtellina e Svizzera. 

Accompagnano il testo, passo dopo passo, 32 opere su carta scelte nello straordinario corpus di grafica dell’artista Giancarlo Vitali (1929_2018). 

. Incipit
I tetti della città vecchia di Lariana erano un mondo a parte, folto di comignoli sporgenti dalle tegole sbreccate, di lucernai che aprivano all’improvviso i loro specchi di vetro opaco, di piccoli prati di coppi coperti di muschio, di ciuffi d’erba spuntati dove il vento aveva accumulato un po’ di terra e perfino, di primavera, di piccoli fiori gialli e inaspettati così in alto, ai bordi di arrugginite grondaie. E gatti, grigi, tigrati, biondi, gatti stesi al sole o danzanti guardinghi, con passi di velluto da una tegola all’altra in caccia di topi e di micine esigenti. Alternativamente. Anche uno enorme, un occhio solo, il muso deturpato da innumeri battaglie che girava in cerchi sempre più stretti intorno ai nidi dei passerotti appena nati, losco, solitario, angoscioso. […]

. L’autore | Gian Luigi Daccò
Medievista e museologo. Ha progettato, realizzato e diretto musei ed ecomusei e ha insegnato Museologia. È stato segretario generale dell’International Council of Museums (ICOM). Ha curato numerose mostre e si è occupato di Museologia e Storia. Tra i suoi lavori: Le vie della seta nel territorio lariano (1991); Musei: Formazione e Professionalità (1996); Alessandro Manzoni e l’arte della Storia (1999); Il Medioevo dell’Adda (2005);Tardo Antico e Alto Medioevo tra Lario Orientale e Milano (2007); Musei per la Brianza (2008); Una storia di Lecco. Dall’età del bronzo al mondo globale (2014).