Valmadrera: inaugurata la panchina gigante numero 322

Questa mattina è stata inaugurata una panchina gigante a Valmadrera, che diventa il 322esimo membro della famiglia del Big Bench Community Project. L’evento si è svolto nella splendida cornice della Cascina Don Guanella ed è stato il punto culminante di un percorso iniziato diciotto mesi fa.

Il Big Bench Community Project è stato concepito da Chris Bangle, un architetto americano che si è trasferito nelle Langhe dopo il pensionamento. Attualmente, ci sono 322 di queste panchine sparse in tutto il mondo.

Il vicesindaco Raffaella Brioni ha commentato: “Lo scopo di questa panchina gigante è invitare le persone a tornare ad essere un po’ bambini, a guardare con occhi diversi quello che ci sta intorno. Andava posizionata in un punto panoramico e devo dire che la vista da qui è meravigliosa.” Di fronte a lei, Lecco si estendeva in un abbraccio attorno al lago. Ha poi aggiunto: “Tra l’altro, la panchina è blu e azzurra, i colori del nostro capoluogo. Sono certa che molte persone verranno qui a visitarla. Essa rappresenta un’opportunità turistica per Valmadrera. Presso il don Guanella è già possibile acquistare anche il passaporto su cui si possono mettere i timbri corrispondenti ad ognuna delle 322 panchine.”

All’inaugurazione erano presenti anche gli assessori Rita Bosisio e Cesare Colombo.

Il sindaco Antonio Rusconi ha sottolineato: “Siamo ancora capaci di meravigliarci e di stupirci. Arrivare qui e osservare il panorama ci fa capire quanto noi siamo parte del Creato. Ringrazio gli imprenditori che hanno reso possibile quest’iniziativa e ringrazio la Cascina don Guanella. In questi giorni, tra l’altro, si festeggiano i novant’anni della presenza dell’Opera don Guanella a Lecco.”

Anche il padrone di casa, Don Agostino Frasson, ha preso la parola e ha detto: “La panchina rappresenta un invito a fermarci e riflettere. Nella vita ci devono essere anche momenti in cui ci si ferma, si riflette e si prega. La preghiera è una ricchezza importante ma necessita del silenzio.” Il sacerdote ha continuato: “Tutto questo è stato fatto perché c’è stata sintonia e unità d’intenti. Se Don Guanella è qui da novant’anni, è grazie proprio a una sintonia e unità d’intenti sviluppatasi nel territorio.”