Politecnico, vibrazioni sul lavoro e progetto No Risk

PoliMi Polo di Lecco

Tutti noi siamo quotidianamente esposti alle vibrazioni, ma quanto conosciamo davvero degli effetti che hanno sul nostro corpo? “NO RISK – Modellazione e verifica degli aspetti muscoloscheletrici e cognitivi delle vibrazioni HAV, WBV e FTV” è l’affascinante progetto, finanziato da INAIL e coordinato dal prof. Marco Tarabini, responsabile scientifico dello Human Vibration Laboratory presso il Polo territoriale di Lecco, che sta cercando di rispondere a questa domanda, portando alla luce importanti informazioni sulle conseguenze delle vibrazioni sul corpo umano. Al progetto partecipano, oltre al Politecnico di Milano, il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale di INAIL, l’Università di Roma – La Sapienza, l’Università di Trieste e l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale.

Il tema delle vibrazioni è rimasto per lungo tempo inesplorato. Negli ultimi anni, gli studi condotti hanno portato a una maggiore comprensione dei rischi che le vibrazioni comportano per la nostra salute. Possono essere trasmesse al sistema mano-braccio (Hand-Arm Vibration, HAV) o attraverso i piedi (Foot-Transmitted Vibration, FTV) e persino al corpo intero (Whole Body Vibration, WBV). Ancora oggi rimangono molte sfide e misteri da risolvere in questo campo.

Relativamente alle vibrazioni mano-braccio, la ricerca ha evidenziato che l’esposizione a queste vibrazioni può causare disturbi circolatori e neurologici, che tuttavia non vengono predetti in modo sufficientemente accurato dai modelli di rischio esistenti. NO RISK intende approfondire la conoscenza in questo campo e comprendere fattori come l’età, le abitudini personali e altre variabili influenzino la risposta vascolare alle vibrazioni. L’obiettivo è imparare a riconoscere i fattori di rischio e sviluppare nuovi approcci per una diagnosi precoce e accurata.

Nel mondo dei trasporti, invece, molte persone sono esposte ogni giorno alle vibrazioni trasmesse attraverso i piedi. Queste possono avere effetti negativi sul sistema muscolo-scheletrico e circolatorio, ma che finora non sono stati presi in considerazione nel quadro normativo. Il progetto sta esaminando come le vibrazioni influenzino la biomeccanica della camminata e la stanchezza fisica e mentale dei lavoratori.

“Il progetto – afferma il responsabile scientifico Marco Tarabini – non solo aumenterà la comprensione degli effetti delle vibrazioni sul corpo umano, ma avrà anche un impatto concreto sul quadro normativo. Le conoscenze acquisite influenzeranno la creazione di nuove norme e forniranno linee guida per la protezione dei lavoratori. Con NO-RISK si stanno gettando le basi per un futuro in cui il lavoro non sarà solo produttivo, ma anche sicuro per tutti”.