“Il miracolo delle dighe” è il nuovo libro dello scrittore e blogger lecchese Luca Rota

Il Miracolo delle dighe è il nuovo libro scritto dal blogger lecchese Luca Rota, da sempre appassionato e attento ai temi di montagna e affezionato alla sua Valle San Martino. Il volume si compone di 128 pagine con appendice fotografica, è edito da Fusta Editore e sarà in vendita a partire dai prossimi giorni in tutte le librerie e nei bookstores on line ad un costo di 17,90 euro. Ecco le considerazioni dell’autore inerenti la sua nuova opera:

“Questo mio nuovo libro che si intitola Il miracolo delle dighe in verità non “parla” di dighe. Tra le sue pagine ne scrivo, certamente, ma poi racconto altro.

Non aspettatevi dunque una pletora di entusiasmanti dati tecnici sugli sbarramenti che invero ci sono, nel testo, e a sufficienza per suscitare la gioia di chi se ne fa intrigare ma senza che possano attrarre più attenzione di altre cose che vi leggerete.

Semmai, nel libro le dighe di cui racconto sono come delle gigantesche lenti attraverso le quali osservare il territorio d’intorno, capaci di renderlo visibile con un’accuratezza impensabile – accuratezza geografica, paesaggistica, estetica, antropologica. Sono come un cannocchiale ad alta definizione con cui poter osservare le montagne come altrimenti non si riuscirebbe a fare, e il libro prova a suggerirvi che non è il cannocchiale la cosa da osservare, come a volte ci viene di fare, anche se è ovviamente importante dal momento che senza di esso non osserveremmo al meglio ciò che vi e ci sta intorno e se, sta lì dove lo troviamo da diversi decenni qualche motivo interessante potrebbe esserci, a parte da come lo possiamo utilizzare.

Perché in effetti questo mio libro racconta soprattutto e con gran passione di montagne e dei loro paesaggi, ma lo fa scrivendo di dighe tra le montagne e non tanto di come queste trattengano l’acqua ma di come le montagne d’intorno rilascino storie, tante storie, che vi narro e con le quali spero di incuriosirvi, interessarvi, affascinarvi e farvi pensare. Su di noi, più che sulle montagne.

Insomma: se lo leggerete come spero fareteIl miracolo delle dighe, capirete tutto. Non ve lo prometto, ve lo assicuro!”