Successo e record al Kima Trail per il lecchese Andrea Rota

Acqua, acqua e ancora acqua. Una forte pioggia che però non ha scoraggiato il lecchese Andrea Rota. Il forte acquazzone si è battuto sulla valle all’alba, in oltre 160 hanno preso il via alle due prove non federali proposte dall’Associazione Kima.

La gara

I primi a partire dal quartiere generale del Centro Polifunzionale della Montagna di Filorera sono stati gli atleti della Kima Trail da 14 km. Per loro classico tracciato che li ha portati al campo sportivo di San Martino per poi entrare nella suggestiva location della Val di Mello. In questo spettacolare scenario, incorniciato tra alte vette granitiche e un fiume cristallino, il giovane Andrea Rota si è letteralmente esaltato. Al giro di boa posto all’altezza del  rifugio Rasica, ha cambiato marcia staccando Alessandro Riva sulla caratteristica mulattiera, con tratti in leggera pendenza, che l’ha riportato verso San Martino e quindi al traguardo del Polifunzionale.

Tutti i tempi

Crono alla mano l’allievo di coach Stefano Butti ha stoppato l’orologio sul tempo di 56’26”polverizzando il precedente primato di Paolo Bonanomi (57’12”). Sul podio con lui anche Alessandro Riva (58’19”) e Alex Rigo (58’19”). Nella top ten di giornata un posto per Matteo Bosetti, Francesco Bergamaschi, Erik Canovi, Sergio Canclini, Oscar Paniga, Andrea Visentin e Marco Barlascini.

Salvo invece il record in rosa della “local” Roberta Ciappini (1h07’46”). La vincitrice di giornata Slaidana Zacorac ha infatti chiuso la sua cavalcata trionfale in 1h09’18”. Sul podio con lei anche Cinzia Cucchi (1h11’16”) e Michela Gritti (1h13’29”). Nelle cinque anche Diana Kabanova e Martina Gonfaus Selles.

Per quanto riguarda invece il minikima da 6 km primo posto di Davide Songini (18’26”) su Mattia Sutti (18’33”) e Francesco Spinetti (18’45”). Come anticipato, al femminile Elisa Rovedatti (19’20”) ha messo dietro Stefania Bonjean (23’58”) e Olga Corti (26’25”).

Archiviate le due prove non federali, domani la Grande Corsa sul Sentiero Roma. Con start alle 6.30, all’università dello skyrunning sono accreditati 330 atleti da 28 differenti nazioni. La loro tesi di laurea 52 tecnicissimi chilometri con 4.800 metri di dislivello, con sette passi alpini tutti sopra i 2500 metri  (quota massima passo Cameraccio 2.950 metri). Un’ora più tardi, alle 7.30, sarà invece la volta dei 150 iscritti alla nuova Kima Extrême Skyrace, una gara estrema di nome e di fatto che prevede uno sviluppo di 27,5 km, 1890 metri di dislivello positivo con salita verso il rifugio Gianetti, passaggio al mitico Passo Barbacan (2570 metri Gpm della gara) e discesa verso il rifugio Omio. Un piccolo assaggio di Trofeo Kima con la possibilità di mettersi in gioco nella parte finale della più mitica delle Ultra Skymarathon.