Lecco-Mantova 3-0, le dichiarazioni post-gara di mister Foschi

Il neo tecnico bagna l’esordio sulla panchina bluceleste con una netta vittoria tra le mura amiche. Il Lecco si impone 3-0 sul Mantova per merito delle reti di Battistini, Celjak e Lepore.

Luciano Foschi bagna l’esordio sulla panchina bluceleste con una netta vittoria tra le mura amiche. Il Lecco si impone 3-0 sul Mantova per merito delle reti di Battistini, Celjak e Lepore.

Le parole del tecnico in conferenza stampa

«Un altro Lecco rispetto una settimana fa? Il merito è del presidente che mi ha dato una grande occasione. Io non ho bisogno di fare il lecchino o niente, quindi ringrazio lui e il direttore. Ho lavorato molto sulla testa, speravo che i ragazzi rispondessero da questo punto di vista: non voglio i meriti e non me ne frega niente, hanno fatto una buona partita sotto il punto di vista agonistico. Sotto l’aspetto tecnico-tattico dobbiamo migliorare tantissimo, ma è un buon punto di partenza: le mie squadre si sono distinte per questa roba qua».

Il punto sugli infortunati, Mangni e Ilari

«Doudou ha avuto dei problemi muscolari e non si è allenato, stamattina abbiamo fatto un test con lo staff medico e abbiamo preferito non rischiare di perderlo per due mesi. La scelta è stata fatta con serenità. Carlo lunedì sarà in gruppo».

Palle inattive e il lavoro sulle due punte

«I particolari sono determinanti, sabato ero a vedere la partita con i miei collaboratori e abbiamo preparato questa su certe cose per capire come e dove prenderli. Alcune volte ci è riuscito, altre meno: oggi ci è andata bene, sono contento di quanto fatto anche se abbiamo sbagliato tantissimo. Oggi hanno fatto, ora il mio compito è lavorare sugli errori commessi. Le due punte? Sono stati bravissimi e si sono sacrificati parecchio. Sono stati determinanti con il loro lavoro, se arriviamo al cross è anche per merito loro: sono stati i primi a lavorare da difensori. Ci è poi mancata la lucidità per servirli sottoporta: è stato un punto di partenza, non dobbiamo perdere di vista compattezza e spirito di gruppo. Voglio spendere una parola per lo spirito messo da chi è entrato: hanno fatto la differenza in un momento in cui stavamo soffrendo; si può essere decisivi in 5’».

Le gerarchie in porta

«Ho 29 giocatori titolari, sono loro a decidere le gerarchie con il lavoro. Sono andato sulle sicurezze e sull’esperienza, nessun parametro mi ha fatto pensare che Melgrati fosse più bravo di Stucchi: ho solo cercato di capire le dinamiche a livello psicologico».

Lo studio degli avversari

«Sabato scorso sono venuto per puro caso, lo giuro. Io e Battisti (ds del Mantova, ndr) abbiamo giocato insieme e sono andato per l’amicizia con lui: sicuramente ho visto una squadra più agguerrita rispetto a oggi, anche se il risultato è un po’ troppo pesante perché sul piano del palleggio sono stati bravi. La mancanza è stata su altri aspetti».

Su Zambataro e Giudici a piedi opposti

«Zambataro è destro e gioca a destra, Giudici calcia bene con entrambi i piedi. Per me Eyob gioca a destra, l’ho già avuto a Ravenna. Noi abbiamo delle punte strutturate per ricevere i cross. Non sposo i giocatori, chi mi dà lo faccio giocare: l’allenatore che sbaglia meno è il più bravo di tutti».

La duttilità di Zuccon

«È un centrocampista che sa fare tutto, il ragazzo oggi tutto sembrava meno che un 2003. Ci può stare in questa squadra, anche se deve migliorare tanto».