Da Bergamo a Como passando per Lecco. L’addio definitivo di Vincenzo Nibali al mondo del ciclismo si è concretizzato ieri con una grande classica, il Giro di Lombardia, che il corridore messinese vinse nel 2015 e nel 2017.

La centosedicesima edizione della “Classica delle foglie morte”, ultima prova dell’UCI World Tour 2022 si è svolta su un percorso di 253 km, con alcuni passaggi parecchio ostici come Forcella di Bura, Berbenno, Madonna del Ghisallo e San Fermo della Battaglia, tra gli altri. Nibali ha tagliato il traguardo al 24° posto, con lo sloveno Tadej Pogačar vincitore in 6h21’22”, precedendo Enric Mas e Mikel Landa.

Addio ai Monti

I fan lecchesi di Nibali potranno ricordare questo giorno con un pizzico in più di commozione perché la corsa ieri è passato anche nel territorio lecchese. Una sorta di “addio ai monti” dello Squalo. Il passaggio della corsa si è concretizzato sulla SP 72 e SP 583 da Garlate in direzione Valmadrera, attraversando di fatto tutto il panorama che sulla sponda opposta dell’Adda mostra Lecco in tutta la sua bellezza.

La carriera di Nibali

Classe 1984, Vincenzo Nibali è diventato un ciclista professionista nel 2005. Con uno spiccato talento da passita-scalatore, Nibali è considerato uno dei più forti e completi ciclisti della sua generazione e come pochi altri giganti dello sport su due ruote (Anquetil, Merckx, Gimondi, Hinault, Contador e Froome) ha conquistato almeno un’edizione di tutti e tre i Grandi Giri per antonomasia: la Vuelta spagnola nel 2010, il Giro d’Italia nel 2013 e nel 2016 e il Tour de France nel 2014.

Come solo Merckx, Gimondi e Hinault, Vincenzo Nibali è l’unico ad aver vinto almeno due classiche (oltre ai tre Grandi Giri). Due volte il Giro di Lombardia e una Milano-Sanremo nel 2018.