Calcio Lecco, il cordoglio del Club per la scomparsa di Gianluca Vialli

Il ricordo della sua famiglia e del suo amico fraterno Roberto Mancini. Anche il Club bluceleste ha ricordato la scomparsa dell'ex campione.

Tutto il mondo del calcio e non solo è in lutto per la scomparsa di Gianluca Vialli, spirato a 58 anni: l’ex attaccante e allenatore si è spento a Londra, dopo aver combattuto contro un tumore al pancreas.

La nota della famiglia Vialli

La famiglia di Vialli ha confermato la morte dell’ex campione con una nota rilasciata ai colleghi dell’ANSA: «Con incommensurabile tristezza annunciamo la scomparsa di Gianluca Vialli – fanno sapere -. Circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità. Ringraziamo i tanti che l’hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori».

Il cordoglio del Club bluceleste

Anche il Calcio Lecco 1912, come tutto il mondo sportivo, ha pubblicato sui propri canali ufficiali una nota di cordoglio per ricordarlo: «Calcio Lecco 1912 partecipa al lutto per la scomparsa di Gianluca Vialli, grande protagonista del mondo del calcio che da tempo combatteva con una malattia. Ai suoi cari va l’abbraccio dei Presidenti, dei Direttori, dei tesserati e di tutti i tifosi blucelesti».

Il ricordo di Roberto Mancini

iIl CT della Nazionale, Roberto Mancini, ha espresso il suo ricordo ai colleghi di Sport Mediaset: «È un momento difficile, ma dobbiamo cercare di andare avanti. Speravo che accadesse qualcosa, speravo in un miracolo sinceramente – prosegue il ct – Ci siamo visti, abbiamo parlato, scherzato, lui era sempre di buon umore come al solito e questo un po’ mi risolleva. Mi ha fatto piacere vedere così in quel momento». Mancini ricorda il suo legame con l’amico di sempre: «Abbiamo vissuto quasi tutta la nostra vita insieme, c’era un legame stretto, quello tra due fratelli. Due persone che a un certo punto si sono separate calcisticamente però quando si è amici, lo si è per sempre. Luca per me era questo. Il nostro rapporto è stato di grande rispetto, affetto, amore, amicizia. Luca ha fatto capire a tutti, soprattutto ai più giovani il valore della maglia azzurra, quello che si deve fare dove si poteva arrivare. È stata una persona di grande valore per noi, soprattutto quando parlava ai ragazzi e a loro piaceva ascoltarlo. Sono stati momenti molto belli e importanti. Dobbiamo proseguire su questa strada. Luca era un ragazzo gioioso, sempre allegro, pochissime volte l’ho visto arrabbiato, va ricordato così, per quello che era realmente molto vivo in tutti sensi. A lui piacerebbe che lo si ricordasse anche per questo oltre che per essere stato un grande calciatore, un vero professionista con un carisma straordinario. Era un ragazzo, allegro, giovane, al quale piaceva la vita». Mancini ricorda poi il docufilm “La bella stagione” sulla vittoria dello scudetto della Sampdoria che stasera sarà trasmesso da Raidue: «Questo film è stato fatto soprattutto per far vedere quanto sia importante l’amicizia tra persone che lavorano nello stesso gruppo e dove si può arrivare quando c’è questa coesione: contiene ricordi molto belli, ci sarà da piangere».