Striscia a Lecco per il “femore ingabbiato”

Striscia La Notizia è sbarcato a Lecco. Non per consegnare un Tapiro a qualcuno o con il Gabibbo ma con l’inviata Chiara Squaglia del Tg satirico di Canale 5 e la sua rubrica “Enigmarte”. Il punto era capire il significato della scultura in ferro davanti al Palazzo delle Paure che sembra un femore “ingabbiato” che secondo l’autore Jetmir Pjeternikaj «è la rappresentazione dell’apparato dell’ortopedico russo Gavriil Abramovič Ilizarov: un fissatore esterno chirurgico di distrazione osteogenetica che può essere utilizzato per allungare o modificare la forma delle ossa degli arti superiori e inferiori».

Dopo aver intervistato i passanti sull’interpretazione che si poteva dare all’opera, per cui molti hanno ipotizzato che si tratti dell’osspo di un dinosauro, l’enigma è stato di fatto svelato dal critico dell’arte Luca Nannipieri «Jetmir Pjeternikaj con l’opera ha omaggiato la scienza, ciò che vedete è proprio ciò che vedete, un grande osso umano ingabbiato perché prima era rotto. L’artista ha voluto rendere lode a un metodo di cura russo con il quale si rimedia a una brutta frattura con una struttura esterna che risolidifica l’osso e gli permette di rifunzionare. Allora ecco l’allegoria dell’arte: ogni rottura, anche la più traumatica e difficile sia nel nostro corpo che nell’anima, può essere ricomposta se affrontata con attenzione e cura».

lIn effetti l’opera era stata posizionata a Lecco in occasione della mostra “Carlo Mauri, nato in salita”, allestita nel maggio scorso al Palazzo delle Paure a quarant’anni dalla morte del grande alpinista che fu anche “esploratore” sanitario raggiungendo il medico sovietico Gavriil Abramovič Ilizarov in Siberia per farsi curare una tibia con quel metodo che poi esportò a Lecco e che ancora è utilizzato. Mistero Svelato!