Il Cancer Policy Award è un riconoscimento onorario conferito ieri, 15 dicembre 2022 a Roma, dal Gruppo di 43 Associazioni Pazienti “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” ai politici che si sono distinti nella presentazione di atti parlamentari o altre attività relative alla lotta ai tumori e alla difesa dei diritti dei pazienti oncologici.

Pietro Fiocchi, imprenditore e politico lecchese, è stato scelto tra i vincitori del premio, di seguito il suo commento: “La lotta al cancro è una delle sfide fondamentali che la nostra società sta affrontando sul piano della sanità pubblica. Gli enormi passi avanti compiuti in questi decenni sono frutto tanto dei notevoli investimenti in ricerca quanto dell’introduzione di norme e regolamenti, emanati in questi decenni, con l’obiettivo di spingere le persone verso stili di vita più salutari, incentivare le attività di prevenzione e fornire maggiori prospettive di sopravvivenza e una miglior qualità di vita ai malati oncologici; ma c’è ancora molto da fare. 

In Commissione ENVI (ambiente e salute pubblica) e in Commissione BECA (Commissione Speciale Contro il Cancro) mi sono impegnato parecchio sul tema della lotta ai tumori, confrontandomi costantemente con esperti oncologici, associazioni e malati, per portare in Europa le migliori strategie di contrasto alla malattia. Nel mese di maggio ho lanciato la campagna “Un mese Contro il Cancro”, con manifesti affissi in diverse provincie e con una serie di conferenze sul tema volte a sensibilizzare sull’importanza delle campagne di screening, con un focus su forme oncologiche particolarmente diffuse come i tumori alla mammella, al colon e al polmone. 

Fare una corretta comunicazione – ha proseguito Fiocchi – è uno dei pilastri della strategia contro il cancro, quindi, anche grazie all’enorme interesse riscontrato, ho deciso di continuare la serie di conferenze con appuntamenti che avranno luogo anche nel 2023. L’obiettivo della Strategia Europea Contro il cancro è salvare 3,5 milioni di cittadini europei nei prossimi anni, è fondamentale che ognuno di noi faccia la propria parte.

Ho dedicato questo premio ad un amico, Luca – ha concluso – che ci ha lasciato prematuramente per un cancro e subendo i ritardi dovuti alla Pandemia e che magari se diagnosticato e curato per tempo avrebbe potuto essere con noi oggi”.