Caldo eccessivo, più accessi al Pronto soccorso degli over 64

Caldo eccessivo della scorsa estate e accessi al pronto soccorso sono correlati. Lo dimostra lo studio dell’Ats Brianza che si basa prima di tutto sui dati emersi dalla ricerche del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), che confermano che questa estate è stata la più calda mai registrata in Europa dal 1884 con conseguenze importanti per l’agricoltura, la biodiversità e anche sulla vita delle persone.

Anche a Lecco la temperatura ha superato i 37 gradi tre volte

I dati di ARPA Lombardia mostrano, per il periodo compreso tra il 01/06/2022 e il 15/09/2022, valori di temperatura massima particolarmente elevati che hanno superato, nel mese di luglio, i 37 gradi per tre volte nel territorio di Lecco e per due nel territorio di Monza e Brianza. Che sia stata un estate molto calda, è ulteriormente confermato dai confronti con i dati del 2021. Sono pochi i giorni in cui le temperature del 2021 sono risultate più elevate (di >1°) rispetto a quelle del 2022. Ciò è particolarmente evidente per il territorio di Lecco, che nel periodo che si estende dalla seconda settimana di luglio alla prima settimana di agosto mostra incrementi di temperatura che superano i 10°C rispetto all’anno precedente con una punta di 16°C il 4 Agosto 2022.

Da 298 a 335 gli accessi al Pronto soccorso

Nel periodo relativo all’emergenza caldo è stato possibile osservare un aumento di accessi al pronto soccorso della popolazione over 64 residente in ATS Brianza. Nel periodo che si estende dal 01 giugno al 31 agosto, l’incremento si è attestato all’11%, passando da una media complessiva giornaliera di 298 accessi nel 2021 a 335 accessi nel 2022 con differenze di rilievo rispetto alla distribuzione per territorio e per giornata.

Piani di azione e sistema per l’emergenza caldo

Le linee direttrici seguite per lo sviluppo del Piano Emergenza Caldo 2022 hanno comportato la messa in campo di differenti strategie di azione Si è cercato in questo modo di intervenire sul sistema di cure, inteso nel senso più ampio del termine, con l’obiettivo di renderlo maggiormente sensibile e responsivo rispetto la popolazione maggiormente vulnerabile agli effetti delle alte temperature e delle ondate di calore. In sintesi due ampie aree di azioni: Attività informative: iniziative di diffusione di informazioni utili a mitigare gli effetti delle elevate temperature. Azioni di sistema: attività finalizzate alla sensibilizzazione della rete territoriale per la messa in atto di strategie volte a mitigare e prevenire gli effetti conseguenti alle ondate di calore.

In termini generali, la rete dei servizi è stata invitata a mettere in campo azioni di carattere proattivo come modulare la propria attività professionale con riferimento ai fattori rischio connessi alle ondate di calore, monitorare le situazioni ai rischio già conosciute, promuovere reti di supporto sociale e attivare, laddove possibile, interventi specifici (es. consegna dei pasti a domicilio, accompagnamento alle visite mediche) o, in alternativa, orientare il cittadino verso i servizi o le associazioni che possono offrire tale intervento.

Il Piano Emergenza Caldo ha previsto anche importanti azioni di sistema quali la definizione della popolazione a rischio, la messa a disposizione di tale elenco ad alcuni attori del sistema di cure (ASST, MMG e Amministrazioni Comunali) e la predisposizione di un sistema di monitoraggio e un Allert inviato alla rete dei servizi territoriali nel caso il Bollettino Humidex abbia segnalato la presenza di un Disagio “Forte” o “Molto Forte” per tre giorni consecutivi.